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Da Giarre un grido di verità e giustizia per Attilio Manca

Da Giarre è partito un forte ed emozionato messaggio  di sostegno per la verità e la giustizia sulla morte di Attilio Manca, l’urologo trovato morto il 12 Febbraio del 2004 nella sua abitazione di Viterbo. Anche se ancora non è stato accertato dal punto di vista giudiziario, ormai è sin troppo chiaro che si è trattato di omicidio per mano mafiosa, organizzato e gestito ad alto livello. La Commissione Parlamentare Antimafia ha esitato alla fine della scorsa legislatura una relazione conclusiva votata all’unanimità in cui si precisa che l’eliminazione dell’urologo è stata decisa in seguito ai contatti che Attilio Manca avrebbe avuto nel seguire l’operazione e le cure al boss mafioso Bernardo Provenzano. Su tali argomenti si è tenuto presso la Biblioteca Comunale di Giarre un importante e atteso incontro di presentazione del libro dello scrittore Luciano Armeli Iapichino, “Le vene violate. Dialogo con l’urologo ucciso non solo dalla mafia”, in cui si narra appunto della tragica fine del giovane medico.

Lo scrittore Luciano Armeli Iapichino

Armeli Iapichino è Segretario dell’Associazione Nazionale Amici di Attilio Manca e Responsabile culturale della Fondazione Caponnetto, legato alla famiglia Manca dall’ inizio della tragedia ed è il primo grande animatore dell’azione che ha cercato in tutti modi di disvelare l’intreccio perverso che occulta la verità di un omicidio mafioso e su cui si sbatte la testa da oltre diciannove anni. A presentare l’incontro è stato il nostro Direttore di “Clessidra2021”, Rosario Sorace, il quale ha presentato la serata  affermando che occorre lottare con tutte le energie per promuovere un movimento d’opinione e per fare conoscere questo caso ai cittadini dovuto anche allo scarso impatto mediatico al punto che ancora oggi sono pochi quelli che conoscono la storia e la triste fine di Attilio.  Il giornalista ha detto anche che Luciano Armeli si è comportato in tutti questi anni con la sensibilità e l’amore di un fratello girando tutta l’Italia per sensibilizzare nelle scuole gli studenti e nei luoghi pubblici la gente comune. In questo senso è intervenuto Luciano Armeli Iapichino, il quale ha ricordato il lungo e difficile percorso intrapreso per difendere e tutelare la memoria di Attilio e per consentire un’ indagine fondata sulla verità dei fatti che hanno causato la morte dell’urologo.

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Luciano Armeli Iapichino, Maurizio Salustro e Rosario Sorace

Lo scrittore ha fatto presente che in questo scandalo italiano vi è stato il solito depistaggio portato avanti per non fare uscire fuori la realtà di un omicidio camuffato malamente con la messinscena del suicidio, mentre appariva sin troppo chiaro il contesto di un delitto . Ha spiegato in dettaglio l’intera storia e le contraddizioni emerse nel corso delle indagini in cui si evidenziava l’impossibilità dell’assunzione volontaria di droga e overdose da parte del giovane medico,mentre erano evidenti le violenze subite dal medico prima di morire con l’inoculazione dell’eroina fatta da terzi. Per anni i collaboratori di giustizia (pentiti) almeno sei, non sono stati mai presi  in considerazione. Ultimamente è caduta anche l’accusa a carico di Monica Mileti, incontrata a Roma poche ore prima da Attilio, di avere fornito la droga letale al medico. Dopo ha preso la parola l’ex magistrato Maurizio Salustro, il quale ha analizzato con puntualità ammirevole e precisione analitica le conclusioni della Commissione Parlamentare Antimafia mettendo in rilievo tutti gli aspetti salienti della lunga relazione e avanzando anche un’ipotesi investigativa su cui si dovrebbe riflettere con grande attenzione alla luce di una probabile e possibile  riapertura delle indagini dopo la presentazione dell’istanza dell’avvocato di parte civile Fabio Repici. L’intervento è stato appassionante e coinvolgente in cui Salustro ha rapito l’attenzione con una sorta di processo dialettico che conduceva alla sintesi finale.

L’ex magistrato Maurizio Salustro

Vi sono stati numerosi interventi del pubblico e in conclusione bisogna sottolineare l’eccellente qualità dell’incontro,  con un profilo e contenuti di alto valore etico e civile, in cui l’associazionismo locale ha reagito con indignazione ad un Paese senza verità e giustizia.

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Docente di Scuola primaria con un ottimo curriculum professionale. Nel corso della sua oltre trentennale carriera ha avuto numerosi ruoli tra cui un incarico di vicaria in un Istituto scolastico e numerose responsabilità di progetti nell’ambito didattico ed educativo. Nella sua lunga esperienza professionale ha perfezionato la cura di un testo scritto oltre la lettura attenta intesa a verificare la correttezza di ortografia, grammatica, sintassi, nonché l’organizzazione strutturale del testo e la sua coerenza interna, l’adeguatezza dello stile, l’esattezza e la rispondenza alla realtà delle asserzioni scientifiche, storiche. Possiede naturali doti di empatia e di leadership nei gruppi umani.

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