Novak Djokovic è sul tetto del mondo

Novak Djokovic è arrivato al massimo della sua carriera agonistica. Dopo aver conquistato ben 24 slam, nell’assolato pomeriggio parigino alle Olimpiadi in corso, ha battuto in finale lo spagnolo Alcaraz con il punteggio di 7-6 7-6. Come si può evincere dallo stesso, è stata una partita durissima, iniziata alle ore 14.00 sotto un sole cocente, che ha portato il pluricampione a confrontarsi in una durissima battaglia con lo spagnolo. Quest’ultimo in forma straripante ha messo a dura prova la pazienza e l’eccellenza tennistica di Nole, che si è visto sempre rimontare di game in game e di set in set. Dove segnava punto l’uno vi era il recupero dell’altro, fino al primo Tie Break, anch’esso segnato dalla difficoltà di riuscire ad ottenere lo scarto necessario per la vittoria del primo set. Anche se con grande fatica, Nole Djokovic ha portato la nave in porto e conquistato un primo set in cui le classiche sette camicie sono state idealmente e fisicamente sudate. Il secondo set si è aperto con le stesse difficoltà del primo. I colpi finali di Djokovic, in altri momenti risolutivi, trovavano lo scoramento di fronte ad un avversario sempre presente colpo su colpo. Anche in questo secondo set la risposta dello spagnolo Alcaraz è stata sempre dietro l’angolo, ed ha portato il match a quasi tre ore di gioco ed al secondo Tie Break.

Questa volta lo scarto è maturato e con il punteggio finale di 7-6 7-6, Nole Djokovic si è laureato campione olimpico, con l’oro, davanti ad Alcaraz con l’argento ed a Lorenzo Musetti, nostro connazionale, col bronzo vinto ieri contro il canadese Aliassime. Per Djokovic è il coronamento di una carriera fatta di grandissimi risultati e successi, dalle sfide con i campioni iridati Nadal e Federer, fino a giungere alla prima posizione conquistata nella classifica ATP, che lo ha visto primeggiare per tanti anni con la conquista di tantissimi trofei. Con ben 24 successi su 37 finali è il tennista più vincente nel singolare maschile del Grande Slam. Infatti parliamo di dieci Australian Open, sette Wimbledon, quattro US Open, e tre Roland Garros. Inoltre è l’unico tennista dell’era Open ad aver vinto consecutivamente, anche se non nell’anno solare, i quattro tornei del Grande Slam su ben tre superfici differenti: cemento, terra rossa e prato. Con una carriera di questo livello l’oro olimpico e la vittoria olimpica rappresentando la sua amata Serbia davanti agli occhi della sua famiglia è stato senza ombra di dubbio il momento più alto della sua vita nel mondo del tennis. La rabbia, l’agonismo e la forza fisica non sono mai mancati nella sfida finale contro Alcaraz, un osso duro ed una finale per niente scontata per come si è dispiegata; non si sono risparmiati i due finalisti dando spettacolo davanti al pubblico delle grandi occasioni, con gli occhi del mondo piantati addosso.

Chissà se dopo questa ennesima impresa il grande Nole deciderà di smettere o se proseguirà per continuare a stupire, in fin dei conti ha si 37 anni, ma se con un ragazzo come Alcaraz di 22 anni, cui và fatto un plauso per come ha giocato, dicevamo se con un ragazzo si dimostra ancora il migliore, bé allora la pensione può aspettare.