Ha ragione Karl Popper, la televisione è cattiva maestra

Da tempo,ormai,guardo poco la televisione.I programmi di intrattenimento pomeridiani sono un campionario di superficialità e insulsaggine.Considerano i telespettatori soggetti sottosviluppati e,spesso,inguaribili guardoni delle disgrazie altrui.Allorché,poi,si passa ai dibattiti politici,che di vera politica hanno molto poco,sovente gli interlocutori mostrano preparazione e capacità modeste,al limite della decenza.E,in aggiunta,il confronto non è altro che un grande pollaio nel quale la zuffa,anche volgare,rappresenta la regola.Con tutto il rispetto per le galline che,almeno,fanno le uova.L’obbiettivo,anche se non dichiarato,è quello di fare solo spettacolo e di spegnere la capacità critica di chi guarda.Per chi comanda meno si pensa e si ragiona meglio è.Ho un suggerimento:spegnete la televisione,almeno ogni tanto,e leggete un buon libro.Aveva ragione il filosofo Karl Popper:la televisione è cattiva maestra.