Addio a Maurizio Costanzo

Un gigante della TV, del giornalismo e dello spettacolo se n’è andato. Si è spento all’età di 84 anni Maurizio Costanzo il quale era cresciuto fin da giovane con il sogno di diventare un giornalista ed a soli diciotto anni infatti intraprese la sua carriera nel 1956 come cronista del quotidiano romano Paese Sera successivamente comincio a collaborare con TV Sorrisi e Canzoni. Nella seconda metà degli anni 60 fu autore della canzone “Se telefonando” assieme a Ghigo de Chiara con musiche di Ennio Morricone, testo passato alla storia della canzone italiana per l’interpretazione di Mina. A partire dalla metà degli anni ‘70 fu ideatore e conduttore di numerosi spettacoli televisivi ed ideatore di un nuovo genere quello del talk-show, il talk-show mediatico, con programmi come “Bontà Loro”.

Tra tante luci ci furono sicuramente anche talune ombre, una di queste è forse la più importante fu quello che lo vide coinvolto nello scandalo della loggia massonica P2 con la tessera 1819 e con la qualifica massonica di maestro.inizialmente Costanzo negò l’appartenenza alla loggia ma poi sostenne successivamente di essere stato iscritto a sua insaputa durante un’intervista che rilascio a Giampaolo Pansa al quotidiano La Repubblica.
A partire dal 1982 condusse il talk-show “Maurizio Costanzo Show” , che portava in un’unica serata tanti ospiti che sul palcoscenico raccontavano le proprie storie di vita oltre che i loro personaggi. Scambio di opinioni battute e talvolta anche di scontri: è negli occhi di tutti la famosa puntata del Maurizio Costanzo Show in staffetta a Samarcanda condotta da Michele Santoro, a cui partecipò il giudice Giovanni Falcone e fu allora pubblicamente attaccato Salvatore Cuffaro.

In tema di mafia Maurizio Costanzo si schierò sempre apertamente contro il fenomeno criminale e per questo nel 1993 subì un pesante attentato in via Fauro a Roma da cui fortunatamente uscí illeso.
Maurizio Costanzo ha rappresentato la storia della televisione italiana e di un modo di fare giornalismo del tutto nuovo, il suo Maurizio Costanzo Show probabilmente si colloca come il programma più contemporaneo che ci sia, riusciva ad essere veicolo di opinioni importanti e di personalità spiccate che facevano parte di mondi trasversali.
Grazie a lui hanno avuto notorietà o accresciuto la propria molti personaggi che oggi sono famosi; Vittorio Sgarbi, Valerio Mastandrea, Enzo Iacchetti, Rosario Fiorello, Giobbe Covatta, Francesco Baccini, Lello Arena, Enrico Brignano, Gioele Dix, Dario Vergassola, Daniele Luttazzi e così via;si è trattato anche di una sorta di talent scout che nell’ambito del proprio talkshow, è riuscito ad arricchire il mondo dello spettacolo e della cultura.

A chiosa un piccolo aneddoto. Costanzo aveva una particolare passione, quella per le tartarughe. Aveva una collezione di oltre 5000 statuine di tartarughe di ogni dimensione, genere e forma e dedicó alle stesse anche un libro ,scritto nel 2009, intitolato “La strategia della tartaruga.Manuale di sopravvivenza“ nel quale analizzava l’animale e la sua indole come vere proprie metafore dell’essere umano. In particolare ,disse Costanzo, che provava “invidia per la loro capacità di ritirarsi e mettersi nel guscio in sicurezza”. La tartaruga “Corre dei rischi solo se si ribalta o viene ribaltata mentre l’uomo corre dei rischi da quando nasce”.Si dice inoltre che regalasse una statuina di tartaruga come portafortuna agli ospiti del proprio show.Addio Maurizio, “sipario”.