Lo spirito eterno degli italiani in Francesco Guicciardini

La lettura di alcuni autori classici ne rivela l’assoluta attualità.
Uno di essi è Francesco Guicciardini.
Nelle sue opere si trova una mirabile sintesi di un aspetto dello spirito degli italiani che, ahimè, sembra essere eterno.
Lascio a lui la parola.
“Pregate Dio sempre di trovarvi dove si vince, perché vi è data laude di quelle cose ancora di che non avete parte alcuna”
“Sotto un vincente è meglio essere amico insino a un certo termine che partecipare agli ultimi intrinsechi suoi, perché così, se sei uomo stimato godi della sua grandezza, e nella ruina sua puoi sperare di salvarti”.
“Una delle maggiori fortune che possono avere gli uomini è avere occasione di potere mostrare che, a quelle cose che loro fanno per interesse proprio, siano mossi per causa di pubblico bene”.
“Chi è in maneggi grandi o tende a grandezza, cuopri sempre le cose che gli dispiacciono, amplifichi quelle che gli sono favorevoli”.
“Non crediate a coloro che predicano spesso sì efficacemente la libertà, perché quasi tutti, anzi
non è forse nessuno che non abbia l’obietto agli interessi particulari”.
Pessimismo eccessivo? Può darsi.
Ma vi è già abbastanza per dire che questo diffuso modo di essere rappresenta un altro aspetto della mai risolta questione morale.
Che riguarda tutti, governanti e governati.
Soluzione?
RENOVAMINI SPIRITU MENTIS!