Melanchon ha visitato la tomba di Gramsci

Senza sapere che Gramsci, non è mai stato materialista, semmai era di formazione idealista; e che successivamente diventò leninista pur essendo stato precedentemente interventista nel 1914 avendo sposato le tesi di Mussolini favorevoli all’intervento dell’Italia in guerra; e se non fu espulso dal PSI, come avvenne per il Cavaliere futuro fondatore dei fasci di San Sepolcro, perché vi fu l’amico Angelo Tasca che lo difese dalle accuse che il PSI ufficiale mosse contro il giovane socialista sardo.
In compenso, Gramsci è sempre buono per tutte le stagioni politiche ed è buono per ridare senso ad una sinistra sbandata che non conosce la storia del socialismo ed i suoi sviluppi; per cui l’emarginazione subita nei anni 30 dal suo partito ed il vero ostracismo subito in carcere dai suoi compagni di cella non viene citato dagli attuali ortodossi teorici della rivoluzione e dell’avvento palingenetico della rivoluzione, per cui Gramsci è morto in carcere (falso).
Eppure non sarebbe male leggere alcuni testi critici.
A pagina 110 del libro di Luigi Nieddu su Gramsci, viene riportato un passo di Ruggero Grieco che era un seguace di Bordiga, citato da Paolo Spriano in storia del Partito Comunista a pagina 265 nel quale si dice:” Gramsci era portato alla divulgazione, alla scuola, all’insegnamento e non a comandare battaglioni armati, e ciò perché (Gramsci, n.d.r.) si era formato leggendo Croce e Gentile e non, come Bordiga, Karl Marx e i Marxisti”
Luigi Nieddu, Antonio Gramsci Storia e Mito Marsilio Editore pagina 110.