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“Tadaà”: Arturo Brachetti incanta il Teatro Ambasciatori con la magia del possibile

Il 26, 27 e 28 novembre, il Teatro Ambasciatori di Catania ha accolto il gradito ritorno di uno one man show molto amato, il trasformista Arturo Brachetti, con il suo nuovo spettacolo, Tadaà, proposto nell’ambito della rassegna PalcoOff, diretta da Francesca Romana Vitale e Renato Lombardo. Bauli, oggetti di scena, un pianoforte e un grande schermo hanno fatto da cornice a Tadaà, un titolo onomatopeico che richiama proprio il gesto del rivelare, del sorprendere: ed è proprio su questa soglia tra attesa e meraviglia che il grande maestro del trasformismo ha costruito uno show capace di conquistare il pubblico catanese, che gli ha tributato lunghi e sentiti applausi.

Geniale, esilarante, coinvolgente: Brachetti – attore, regista, showman internazionale e figura cardine del teatro visuale contemporaneo – ha davvero dominato la scena, accompagnato simpaticamente dalla complicità musicale di Diego Mingolla al pianoforte, convincendo e stupendo con l’eleganza e la leggerezza che lo contraddistinguono da decenni.,Narratore, mimo, illusionista, tante vesti affascinanti per guidare i divertiti spettatori in un magico viaggio attraverso la storia dello spettacolo, con una abilità tecnica invidiabile, unita a una verve comica frizzante, eppur sempre misurata.

Non a caso Tadaà  si è  rivelato, infatti, anche un omaggio al mondo del varietà e del music-hall, di cui Brachetti è stato erede e profondo rinnovatore. In una sequenza particolarmente piacevole, l’artista ha così rievocato alcune figure emblematiche che ne hanno fatto la storia e alimentato l’immaginario: la comicità surreale di Erminio Macario (suo maestro ineludibile e dispensatore di buoni consigli) , le volute luminose e ipnotiche della ballerina Loïe Fuller, il fascino cosmopolita della Bella Otero, l’energia inconfondibile di Josephine Baker. E, con una punta di ironia irresistibile, è comparso anche Le Pétomane, il celebre artista del fin de siècle capace di trasformare il corpo in uno strumento musicale: una citazione irriverente che Brachetti ha però accennato con elegante garbo, strappando risate senza scadere mai nella volgarità.

E qui si è manifestata la bravura del grande uomo di teatro, dell’uomo che anima i personaggi con la plasmabilità del suo corpo. Ogni rievocazione è stata costruita con essenziale precisione: un gesto, una silhouette, un gioco di luce sono bastati ad evocare un mondo. Fra illusioni, metamorfosi continue, ombre animate, caricature e momenti di autentica poesia visiva, lo spettacolo ha giocato tra comicità e malinconico incanto.

Il Teatro Ambasciatori, gremito e coinvolto, ha risposto con sonore risate e tanto entusiasmo, accompagnando l’artista con un’attenzione partecipe e calorosa. Un dialogo costante quello tra Brachetti e il pubblico, che ha trasformato ogni apparizione e ogni metamorfosi in un piccolo evento magicamente condiviso.

La rassegna PalcoOff conferma dunque, con Tadaà, la sua vocazione a proporre spettacoli originali, raffinati e capaci di parlare parole nuove rispetto alle solite performances. Arturo Brachetti, con il suo talento inesauribile e la sua arte che unisce tecnica, fantasia e memoria, ha ricordato un principio bellissimo: il teatro è il luogo dove tutto può accadere. Basta una luce, un’idea, un gesto. E quel piccolo, inconfondibile tadaà che apre la porta della meraviglia.

Insomma è stato come assistere a un Techetecheté dal vivo tutto dedicato al varietà.  Perchè il varietà oggi è, semplicemente, più vivo che mai.

 

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Docente liceale, collabora con la pagina culturale del quotidiano La Sicilia e la rivista di informazione scolastica La tecnica della scuola. Recensisce spettacoli di teatro di prosa, musica e lirica per il quotidiano on line Sicilymag.
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