Amo i libri

Amo i libri,
non per fuggire il mondo
ma per sprofondarvi dentro
con occhi più vasti.
Studio come chi scava
nel fondo di un pozzo
per trarne luce.
Filosofia, teologia, letteratura:
antiche voci
che mormorano sotto la pelle.
L’arte — la mano che modella il silenzio —
e la musica,
che a volte è preghiera,
altre volte pianto,
mi abitano.
Cammino nel mondo
con passo lieve,
curioso come l’infanzia che non si arrende,
e vedo —
sì, vedo —
la bellezza nascosta
nelle crepe, nei gesti,
nella varietà molteplice
che fiorisce anche dove si piange.
E poi…
ci sei tu, amica mia.
Tu, che non chiedi,
ma offri.
Tu, che sfiori senza trattenere.
In questa intimità senza paura,
in questa tenerezza senza catene,
c’è il vero miracolo:
l’uomo.
L’uomo che ama.
L’uomo che non possiede,
ma resta.