Marinella Fiume dona una lekanís del IV secolo a.C. al Museo Archeologico di Morgantina

Il Comune di Aidone vive un momento di grande rilievo culturale al Parco Archeologico Morgantina-Villa del Casale in cui si trovano gli scavi della polis greca di un museo che ci restituisce una storia millenaria. L’occasione viene offerta dalla celebrazione dei 40 anni della nascita del Museo archeologico, aperto il 20 ottobre 1984,che si svolge con la posa di una lapide in ricordo dedicata al professor Malcolm Bell, americano direttore della missione archeologica a Morgantina morto a gennaio, già direttore degli scavi a Gornalunga, che viene scoperta alla presenza della figlia Maggie Bell.
Sono previsti la presenza e gli interventi di Anna Maria Raccuglia, Sindaco di Aidone, di Carmelo Nicotra, Direttore del Parco Archeologico di Morgantina e della Villa Romana del Casale, di Angelo Di Franco, Sopraintendente ai Beni Culturali di Enna e del Vice Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana Alessandra Mirabella Luisa Lantieri mentre Alessandra Mirabella,assessore alla cultura del Comune di Aidone, coordina l’incontro.
E’ previsto anche un convegno con gli archeologi Alex Walthall, condirettore della Missione, la prof.ssa Carla Antonaccio, Shelley Stone, Henry Sharp e Sandra Lucore direttrice del progetto sulle Terme di Morgantina. L’evento della celebrazione avviene con la restituzione di una lekanís risalente al IV secolo a.C., un vaso che rientra nella collezione del museo di Morgantina per un preciso desiderio della scrittrice Marinella Fiume, che conservava in casa l’oggetto già prima della legge 1089/1939.
Il vaso(lekanìs)
Oltre la consegna del reperto è previsto un racconto musicale di Piero Romano e Mario Di Bernardo che accompagnano la scrittrice. Dopo viene letta una relazione del prof. Shelley Stone, quotato esperto in ceramica per la Missione Americana, il quale ha affermato in uno scritto: “Il Lekanis che il Comune di Aidone e il Museo di Aidone accettano con gratitudine oggi dalla Signora Fiume, in questa occasione così speciale, aggiunge alla collezione del museo un esempio di alta qualità di un tipo di ceramica di lusso di cui Morgantina ha prodotto poco, e quindi questa generosa donazione è molto apprezzata.”
Il vaso decorato sul coperchio e sulla ciotola, è miracolosamente integro in quanto depositato in una tomba da un parente, contenente il pasto per il defunto che doveva affrontare il viaggio agli inferi. Il reperto potrebbe essere un prodotto del Gruppo Lentini-Manfria, di botteghe attive dal 340-300 a.C. a Lentini, oppure secondo alcuni studiosi , a Siracusa probabile opera del Pittore di Lentini. E’ un vaso con un soggetto è tipico delle botteghe siciliane della fine del IV secolo, e coperchio si distinguono due figure di Eros, una figura sdraiata, e un coniglio, un dono comune d’amore la stessa figura frontale di Eros dal doppio profilo.