Loading
Nuovo quotidiano d'opinione e cultura
Il tempo: la ricchezza per l’umanità
Nuovo quotidiano d’opinione e cultura

Un’immersione nella Storia: Visita alla Chiesa Maria SS. Annunziata di Francavilla di Sicilia

Oggi un numero sempre più elevato di giovani non ha conoscenza del proprio territorio di origine: elementi morfologici come montagne, boschi, fiumi e torrenti, ciò che chiamiamo “paesaggio naturale”, per molti restano qualcosa di misterioso; men che meno se parliamo del patrimonio storico-artistico (chiese, antichi palazzi, monumenti) esistente in ambito locale.

Discipline come storia e geografia sono i punti deboli di molti studenti; è vero che un certo numero di ragazzi sono ben informati su culture, usanze e costumi di altri popoli della terra, grazie anche all’uso di strumenti digitali che permettono di viaggiare virtualmente, ma ignorano la storia e le tradizioni delle comunità in cui abitualmente vivono.

Ecco, quindi, che diventa di fondamentale importanza educare i giovani alla comprensione dei beni culturali presenti nei luoghi di appartenenza, allo scopo di costruire un solido legame affettivo con il territorio e per essere cittadini attivi e responsabili.

Ben vengano, allora, iniziative come quella promossa da Gaetana La Maestra, laureata in architettura e docente di tecnologia presso l’Istituto Comprensivo di Francavilla di Sicilia, dal titolo “Un’immersione nella Storia: Visita alla Chiesa Maria SS. Annunziata di Francavilla di Sicilia”, un progetto formativo che ha coinvolto le seconde classi dell’istituto scolastico, come parte della più ampia UDA (Unità di apprendimento) denominata ” Città e Territorio”.

Nel cuore della cittadina dell’Alcantara – spiega la docente – sorge un gioiello di storia e fede: la Chiesa Maria SS. Annunziata, retta dall’Arciprete don Gerry Currò, un luogo carico di significato storico e culturale.L’obiettivo? Offrire agli studenti un’esperienza unica: l’analisi diretta di un monumento storico, tramite una lezione dal vivo alla scoperta della storia locale, dello sviluppo urbanistico e dell’edificio storico stesso.La visita alla chiesa non è stata solo un’occasione per ammirare un edificio secolare, ma anche per comprendere il contesto storico e sociale in cui è nato e si è sviluppato. Costruita nel XVI secolo, sotto l’egida della famiglia Balsamo, la chiesa rappresenta un simbolo tangibile del fervore culturale e dell’importanza della fede nella vita quotidiana di quei tempi”.

Grazie alla guida esperta dei docenti Gaetana La Maestra, Maria Gabriella Raneri e Salvatore Sgarlata, coadiuvati dall’assistente alla comunicazione Chiara Puglisi, gli studenti hanno potuto esplorare ogni angolo della chiesa, ammirando gli affreschi e gli elementi architettonici che raccontano secoli di storia, toccando con mano le pietre che hanno resistito al passare del tempo, immergendosi così in un’atmosfera carica di emozioni e suggestioni.

“Gli studenti – ha continuato la professoressa – sono stati coinvolti attivamente in un percorso di apprendimento che li ha portati a riflettere sul significato della storia locale e sull’importanza della conservazione del patrimonio culturale; hanno posto domande, eseguito disegni, condiviso impressioni e discusso su come preservare e valorizzare un tesoro così prezioso per le generazioni future. In un’epoca in cui la tecnologia sembra prevalere su tutto, in cui il passato rischia di essere dimenticato in favore del presente, iniziative come questa assumono un’importanza fondamentale. Educare i giovani alla storia e alla cultura del proprio territorio non solo li arricchisce personalmente, ma contribuisce anche a preservare l’identità e le radici di una comunità.

La visita alla Chiesa Maria SS. Annunziata – ha concluso l’insegnante – è stata molto più di una semplice uscita didattica. È stata un’esperienza formativa e arricchente, che ha lasciato un’impronta profonda nei cuori e nelle menti degli studenti, spingendoli a guardare al passato con rispetto e gratitudine, e al futuro con rinnovato entusiasmo e consapevolezza”.

Share Article
Luigi Lo Presti nasce a Francavilla di Sicilia il 10 settembre 1959; diplomato presso l’Istituto Tecnico Commerciale di Randazzo. La sua prima esperienza con il giornalismo risale agli anni Ottanta, quando all’età di 25 anni inizia a collaborare con il quotidiano “La Gazzetta del Sud” come corrispondente da Francavilla di Sicilia, dal 1984 al 1988, e con il settimanale “La Gazzetta Jonica”. Nel 1989 viene assunto nella Pubblica amministrazione e si trasferisce a Cuneo, in Piemonte, dove rimarrà per 20 anni. La lunga permanenza nella città subalpina non gli farà tuttavia dimenticare le proprie origini, e così nel 2008 rientra in Sicilia. Studia Scienze dell’Informazione, tecniche giornalistiche e social media presso l’Università di Messina. Attualmente, collabora anche con il Gazzettinoline di Giarre.

You may also like

TOP