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La Repubblica e le sue fasi cruciali nella storia

 

Si ricorre sovente nel corso del pubblico dibattito alla parola “Repubblica”, in molti casi usata ed abusata, la quale esprime uno dei capisaldi fondamentali dell’ordinamento democratico e, del pari, manifestazione di una scelta irreversibile in conformità a quanto sancito dai Padri costituenti all’art. 139 Cost., dalla cui norma si ricava il cosiddetto limite espresso preclusivo all’adozione di forme differenti, rispetto a quella di elezione, giustappunto rappresentata, dalla res publica.

Da tali premesse, la Repubblica, ha conosciuto varie stagioni ed esperienze, le quali hanno caratterizzato l’evolversi della storia più o meno recente e, che, tuttavia, hanno contribuito nell’insieme a realizzare la fisionomia dell’attuale modello di società democratica sulla scorta del principio repubblicano. L’agone politico, in tal senso, non risulta esente da tali influenze e costituisce, più in particolare, il contesto privilegiato nel quale sono maturati accadimenti peculiari dai tratti complessi, prodromici al concepimento di nuove espressioni d’uso e di dominio pubblico, come quelle correntemente intese di prima e seconda repubblica.

Serve richiamare un presupposto: prima e seconda repubblica non posseggono un significato intrinseco, pertanto in Italia rappresentano soprattutto un’invenzione di comodo di estrazione giornalistica per individuare una fase storica nella quale, il Parlamento, subì una profonda ristrutturazione rispetto alla configurazione tipica di origine del tempo. Le forze politiche che storicamente dominavano la scena pubblica erano venute meno e, di conseguenza, si creò lo spazio per il radicamento di nuove formazioni che si posero alla ribalda.

Quanto si manifesta nel 1994, come momento ultimo e definitivo di un travaglio tumultuoso rinvenibile negli anni immediatamente precedenti, prese forma dal superamento dei partiti sorti dalla resistenza e, che, da allora, avevano offerto all’elettorato l’immagine di un rifugio di idee e personalità non più compatibile con il segno dei tempi costantemente in evoluzione, in molti casi anche con fare virulento come in occasione del passaggio che condusse dalla prima alla seconda repubblica.

Se da un lato, le fratture profonde coincise con lo scardinamento della prima repubblica determinarono la crisi di quest’ultima, dall’altro può ancora richiamarsi come la nascita e lo sviluppo della seconda repubblica, sia risultata fondata su basi eccessivamente conflittuali, così da ricalcare una forte frammentazione del quadro politico, espressione di una società non sempre coesa e solidale nei suoi membri in ordine alla direzione futura da percorrere.

La Repubblica che finisce nel 1994 probabilmente era esausta, obsoleta, da rivedere; ma quella attuale non pare disporre di una struttura capace di governare gli eventi rappresentati dalle sfide future già in atto, talora a causa di personalismi ed esasperazioni legate all’esaltazione del momento presente, ma, orfana di una visione progettuale e lungimirante. 

E si parla, inoltre, già di terza repubblica…

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Mi chiamo Luca Gigliuto e sono animato dalla straordinaria passione per il diritto, quest'ultimo inteso come occasione inestimabile di ricerca di giustizia e verità. Sono un legale e mi occupo, altresì, in qualità di docente di insegnamento, consapevole dell'importanza fondamentale di formare ed informare le persone con le quali ho costantemente il privilegio di poter interloquire, investendo, su quei valori alti del convivere umano e civile che, talora, la mediocrità di questo tempo sembra non considerare. Amo la scrittura che si traduce nella capacità di comunicazione e, a tal proposito, vanto collaborazioni con alcune tra le più prestigiose riviste giuridiche scientifiche online, come Diritto.it, Altalex e Quotidiano Legale. Sul piano professionale, inoltre, sono un amministratore condominiale, iscritto presso il registro nazionale Confedilizia, nonché mediatore civile e commerciale ed arbitro presso la Camera Arbitrale Internazionale. Mi nutre pure la passione per il sociale, la quale è coincisa con l'impegno personale nel mondo dell'associazionismo e in compagini politiche, sempre e comunque, a sostegno del bene comune come propria stella polare. Credere sempre, fermarsi mai.

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