Loading
Nuovo quotidiano d'opinione e cultura
Il tempo: la ricchezza per l’umanità
Nuovo quotidiano d’opinione e cultura

Europa e globalizzazione neoliberista

La nuova Unione Europea è nata come un patto monetario senza la rete di vere istituzioni democratiche a livello continentale e ciò ha rappresentato un vulnus nell’attuale fase storica in cui la globalizzazione mondiale esigeva condivisione di un modello sociale europeo democraticamente scelto. Il processo neoliberale ha imposto senza se e senza ma l’euro a prescindere dalla creazione di nuovi rapporti tra democrazia, capitalismo e lavoro. Non vi è stata una rivisitazione del progetto europeo dal punto di vista del funzionamento e dell’efficienza delle proprie istituzioni, e ,quindi, la nuova stagione liberista ha preso il sopravvento senza regole condivise e accettate da una legittimazione di un governo europeo.  Bisogna rimettere al centro del dibattito il progetto politico europeo che vada al di là della questione del funzionamento delle sue istituzioni. Infatti parlare di Europa oggi significa porsi il problema dei rapporti tra Stati nazionali, capitalismo e globalizzazione  e diviene naturale ridefinire quel sistema naturale di pluralismo democratico che ha storicamente significato anche la costruzione di un modello sociale in grado di “addomesticare” le tendenze oligarchiche del capitalismo. Tutto ciò avveniva in quanto il sistema del welfare europeo era un modello sociale di equità e giustizia sociale con una consolidata capacità di soggetti collettivi come il movimento dei lavoratori e delle sue organizzazioni di limitare la bieca logica del profitto capitalistico.  

Molto probabilmente siamo entrati in una fase di lunga durata della globalizzazione economica che disvela una pervicace capacità di accumulazione e concentrazione della ricchezza in poche mani e una finanziarizzazione del capitalismo moderno. Ci sono sussulti di crisi peraltro dovuti alle crisi cicliche, climatiche e sanitarie di questi anni.

Nella stagione dell’avvento e della trasformazione dei rapporti tra capitale, lavoro e democrazia che sono iniziati con la costruzione europea non vi è stata la nascita di moderni e adeguati movimenti di democratizzazione dell’economia che rompino la chiusura sulla nuova dimensione del lavoro sempre più fondato sulla precarietà nell’era della globalizzazione.

In realtà le prime avvisaglie di un mutamento sulla scena mondiale vi era stato con l’imporsi delle politiche reaganiane e thatcheriane, che hanno pervaso l’Europa con la conseguente la nuova ondata di globalizzazione economica degli anni Ottanta, che veniva con forza ispirata da un neoliberismo voglioso di espandersi in ogni dove. Gli effetti sono stati innanzitutto la crisi dei regimi democratici occidentali che si è acuita anche con l’accelerazione delle nuove tecnologie informatiche e di comunicazione che ha consentito un miglioramento dei flussi finanziari e la nascita di nuovi  mercati mettendo definitivamente sotto scacco  l’ordine politico-economico dell’Occidente.

In trent’anni vi è stato un boom economico con l’estensione su scala globale del neoliberismo che ha superato quello che era sino a quel momento era considerato un capitalismo governato e controllato dalla democrazia che riusciva a coniugare accumulazione e redistribuzione sociale. I movimenti dei lavoratori si sono indeboliti e hanno perso potere contrattuale nei processi di concertazione con  attori del pluralismo democratico sempre più fragili ed evanescenti.

Le rivendicazioni sociali e democratiche degli attori del conflitto e ,cioè, la classe operaia con le sue forme di organizzazione e rappresentanza hanno perso quel ruolo primario di propulsori della redistribuzione economica e della istituzionalizzazione di diritti sociali e civili della società democratica.

Share Article
Marco Maria Patti "Commercialista e Revisore Legale" sin dal '91 esercita la professione, ha svolto diversi incarichi nell'ambito Giudiziale quale Consulente del Giudice presso il Tribunale di Catania e prestigiosi incarichi nel controllo Legale di Enti Pubblici e Partecipate. E' stato membro della Commissione Giudiziale dell'Ordine dei Dottori Commercialisti ed esperti contabili di Catania, oggi è membro della Commissione Enti pubblici e Partecipate dell'Ordine dei Dottori Commercialisti ed esperti contabili di Catania. E' membro della Commissione Nazionale CTU Civili e Penali del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed esperti contabili in Roma. Nella vita si è occupato di attività Sociale ed è presidente della Associazione Circoli di Critica Sociale, rivolta anche alla Ricerca ed è Presidente dell'Associazione Uniquique Suum. Negli anni ha rivolto i suoi studi alla ricerca del Vero, in particolar modo avviandosi nello studio dei tre pilastri della Forza, Bellezza e Sapienza cercando analogie nella cultura Abramitica del periodo che si collega alla Guerra contro i Re ed alla prefigurazione di Melchisedec.

You may also like

TOP