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Grossman e Giuliano Ferrara

Ho letto ieri un post su facebook che riportava un editoriale di Giuliano Ferrara sul Foglio. Non ho letto l’editoriale sulla pagina web del Foglio, a cui non sono abbonato. Scrivo, quindi, nella presunzione che chi ha postato lo abbia fatto fedelmente (“copia e incolla”), condividendo il contenuto dello scritto. Se la mia assunzione fosse errata me ne scuso e per sottolineare ciò virgoletterò ogni riferimento, diretto e indiretto, al presunto autore.

https://www.ilfoglio.it/esteri/2025/08/03/news/il-poeta-si-e-incartato-nella-menzogna-del-genocidio-a-gaza-7979558/

Il sig.r “Ferrara” spiega perché Grossman parla di genocidio a Gaza. Lo fa perché è un poeta tormentato, padre di un figlio morto in guerra per Israele e perché, come ogni ebreo, non ha capito ancora il mistero della Shoah.

Aggiunge che Grossman usa la parola genocidio con “tragica circospezione”, sapendo che “spesso è una bandiera dei nemici di Israele e degli ebrei o un assunto giuridico del più indemoniato diritto umanitario”. E Grossman usa questa parola per rifare “i conti che non tornano con lo sterminio degli ebrei d’Europa e con duemila anni di persecuzione diasporica per ogni dove, fino al pogrom antisionista del 7 ottobre”, che “moltissimi teorici del genocidio considerano una atto di resistenza nazionale e popolare”.

Continua il “giornalista” dicendo, tra l’altro:

  • che vorrebbe poter dire a Grossman “che il genocidio di Israele contro i palestinesi è una vile menzogna per cinici e per allocchi (quindi, Grossman stesso sarebbe entrambe le cose! ndr), che non esiste un solo palestinese vittima in quanto palestinese e che non si è mai visto un esercito che avverte dove bombarda, crea zone di salvaguardia umanitaria quando è possibile, nutre la popolazione…”;
  • che Fania Oz e Liliana Segre hanno compreso tutto ciò, mentre Grossman “si è incartato nella lingua dei suoi nemici, come succede ai poeti”.

Qui si debbono affrontare due livelli. Il primo riguarda le ragioni per cui il sig.r Grossman ha usato il termine genocidio riferendosi a Gaza. Il secondo concerne i fatti che stanno accadendo a Gaza.

Confesso che il primo livello non mi interessa affatto. Il sig.r Grossman ha detto che, di fronte a quel che vede, non può che usare il termine genocidio. Se qualcuno ritiene questa ragione fittizia e conosce quella reale, buon per lui. Ma dire che Grossman parla così per via del figlio morto e della sua incomprensione del mistero della Shoah, si presenta immediatamente come un artificio retorico, un giocare con le parole. Il sig.r “Ferrara” sa meglio di Grossman quel che accade a Grossman! Sembra una citazione dallo sketch “Il Basso” de “La Smorfia” (Troisi, Decaro, Arerna): “Ma che ne sapete voi dei vostri problemi! Li abbiamo studiati per anni!” https://www.facebook.com/watch/?v=1711627045817228 (3’17’’)

Allo stessa stregua vanno considerate le affermazioni relative all’uso prudente del termine genocidio e all’“indemoniato diritto umanitario”. Curioso e, se mi si consente, anche divertente pensare al demonio quale coautore della Convenzione internazionale sulla prevenzione e repressione del crimine di genocidio.

Quanto ai “teorici del genocidio” e al diritto di resistenza di Hamas basterà dire che 1) mi sembra preferibile fare del crimine di genocidio un oggetto di studi giuridici piuttosto che di pratica quotidiana, e 2) essendo Israele una potenza occupante, Hamas ha senz’altro diritto di resistere anche con la forza ma non, ovviamente, di commettere crimini di guerra e contro l’umanità.

Veniamo al secondo livello, quello in cui, con mere affermazioni apodittiche, il sig.r “Ferrara” vorrebbe rassicurare uno sprovveduto Grossman che non c’è alcun genocidio contro i palestinesi. Si tratta di una “vile menzogna”. I fatti sono diversi! L’IDF avverte dove bombarda e nutre i palestinesi di Gaza! Peccato che rapporti di organizzazioni internazionali di tutti i tipi e giornalisti indipendenti documentino quotidianamente da oltre un anno e mezzo i crimini commessi dall’IDF che ordina alla popolazione di spostarsi e poi bombarda i luoghi indicati o distribuisce generi alimentari e uccide chi si accalca per riceverli.

Dopo oltre 60.000 morti, il sig.r “Ferrara” dice a Grossman che, essendo un poeta, si è “incartato nella lingua dei suoi nemici”. Strana opinione ha dei poeti il sig.r “Ferrara”.

Infine, mi chiedo che senso abbia postare uno scritto simile, sempre che sia riportato fedelmente, senza evidenziarne la retorica di parte e la rappresentazione dei fatti non corrispondente a schiaccianti e controllate evidenze. Spero il senso implicito fosse: guardate un po’ che scrive questo!

 

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Maurizio Salustro ha maturato 41 anni di esperienza nel settore legale, compresi 31 anni con la magistratura italiana, spaziando dalle funzioni giudicanti a quelle requirenti. Ha presieduto la Prima Sezione Penale del Tribunale di Catanzaro. Ha svolto un’intensa attività internazionale sia con funzioni esecutive (in Kosovo come Giudice con la Missione ONU - UNMIK e, poi, come Pubblico Ministero per i crimini di guerra con la Missione dell’UE – EULEX; in Guatemala come Capo delle Indagini con la CICIG -Commissione Internazionale contro l’Impunità in Guatemala-, sia nel settore dello sviluppo delle istituzioni (specialmente in Georgia e Iraq). In pensione dall’agosto 2022, si dedica a iniziative di promozione sociale.

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