“La Sicilia” ha un nuovo proprietario, una storia tra luce e ombre

Il quotidiano “La Sicilia” di Catania ha un nuovo proprietario: Salvatore Palella.
Come spesso accade si levano da più parti unanimi apprezzamenti e certezze positive circa il futuro del giornale, presidio di “libertà e democrazia”, come qualcuno ha scritto.
Captatio benevolentiae?
Non è questa la sede per fare la storia di questo giornale, che ha avuto le sue luci ma anche molte ombre.
Storia intimamente connessa con quella del suo ex proprietario, Mario Ciancio Sanfilippo, uomo di indiscusso potere che, a prescindere dalle vicende giudiziarie, ha dominato e in parte condizionato per decenni la scena politica ed economica della città, e non solo.
Adesso c’è Salvatore Palella.
Varie notizie di stampa lo hanno descritto come persona dalla biografia controversa, con un passato imprenditoriale a volte burrascoso, e con qualche frequentazione inquietante.
Ma voglio essere ottimista e guardare con fiducia a quella che sarà l’informazione nella città di Catania, riportando le parole dello stesso Palella nel suo editoriale di qualche giorno fa: “Credo che il primo passo per costruire un futuro sia una COMUNICAZIONE GIUSTA, LIBERA, APERTA, TRASVERSALE”.
Voglio credergli e saranno i fatti a dire se queste parole siano vere.
Convinto, peraltro, che il proposito di Palella dipenda molto dal direttore e dai giornalisti, dalla loro autonomia e libertà, nelle quali non ho motivo per dubitare.
In ogni caso sono abituato a vigilare con spirito critico.
“Ai posteri l’ardua sentenza”!