Catania, mostra sugli strumenti scientifici che hanno narrato l’Etna

CATANIA, AL MONASTERO DEI BENEDETTINI LA MOSTRA SUGLI STRUMENTI SCIENTIFICI CHE HANNO NARRATO L’ETNA
Presso il Museo della Fabbrica del Monastero dei Benedettini (Piazza Dante, 32), lunedì scorso 10 marzo è stata inaugurata la mostra “Lo studio dell’Etna – Tra strumenti e rappresentazioni”. Realizzata in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Umanistiche, il Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali dell’Università di Catania e l’Osservatorio Etneo dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, l’esposizione propone un affascinante viaggio nel tempo, illustrando come antichi strumenti scientifici, documenti d’archivio e video abbiano contribuito allo sviluppo della vulcanologia.

Il percorso espositivo, ideato dai docenti Luigi Ingaliso (Storia della Scienza), Federica Santagati (Museologia e Critica artistica e del restauro) e supportato dai ricercatori Valentina Roberti e Daniele Musumeci, si svolge all’interno del Museo della Fabbrica, nel Monastero dei Benedettini di San Nicolò l’Arena – ex sede dell’Osservatorio di Geodinamica di Catania. La storica e reale colata lavica del 1669 fa da sfondo a una narrazione che arriva fino al 1999, anno in cui fu istituito l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.

Basato sui risultati dei progetti PRIN CARE e PNRR MEET, l’itinerario guida il visitatore attraverso l’evoluzione di discipline sperimentali quali vulcanologia e sismologia. In esposizione sono stati raccolti reperti provenienti dal Museo degli Strumenti Antichi di Fisica, dal Museo di Mineralogia, Petrografia e Vulcanologia dell’Università di Catania, dalla collezione storica dell’INGV – Osservatorio Etneo e da documenti d’archivio dell’Università di Catania e dell’Archivio di Stato.

L’inaugurazione di lunedì pomeriggio, nell’Antirefettorio del Monastero, ha visto la partecipazione del rettore dell’Università di Catania Francesco Priolo, della direttrice del Dipartimento di Scienze Umanistiche Marina Paino, dal prof. Luigi Ingaliso e della delegata al Sistema Museale d’Ateneo Germana Barone seguita da una visita guidata.
L’ingresso è gratuito e la mostra resterà aperta al pubblico fino al 30 aprile 2025. Per l’occasione i visitatori dietro prenotazioni potranno cimentarsi alla scoperta di un patrimonio storico-culturale di valore, frutto dello studio vulcanologico condotto a Catania tra il XVIII e il XX secolo.