A Giarre si è presentato il romanzo di Nhora Caggegi “Svanita”, storia di dolore e coraggio

Nell’incantevole scenario del Salone degli Specchi è stato presentato il romanzo di Nhora Caggegi “Svanita”, che narra una storia di scottante e drammatica attualità sulla scomparsa di bambini rapiti da organizzazioni criminali. La cronaca è piena di orrendi crimini che frantumano la serenità delle famiglie vittime di questi turpi traffici. L’evento era inserito nel cartellone del “Marzo in Rosa” organizzato dalla Città di Giarre.
Anna Maria Patané,Nhora Caggegi, Cinzia Emma e Antonella Santonoceto
Anna Maria Patané, ha aperto la serata davanti ad un folto e attento pubblico convenuto per l’occasione e la sociopedagogista è apparsa molto emozionata in quanto l’autrice è sua nipote. “Una madre che fa di tutto per ritrovare la propria figlia, svanita nel nulla durante un giorno di festa, persino indagare da sola. E una madre come Ambra- ha detto Anna Maria Patanè- che non si rassegna al silenzio e alla pacatezza” . “Lotta con tutte le sue forze-ha continuato Anna Maria Patanè- per ritrovarla rappresentando cosi una barriera invalicabile per i rapitori e per la giustizia”.
“E’ anche una storia di donne in quanto emerge la figura di Gianna, una giornalista che si occupa del rapimento, che aiuterà Ambra a scoprire la verità”. Subito dopo ha preso la parola Cinzia Emmi, italianista e docente, la quale ha tracciato la trama del romanzo mettendo in rilievo il valore umano e sociale che riveste questo racconto dal tema davvero sconvolgente. “La storia descritta da Nhora è densa di forti emozioni e carica di suspense- ha soggiunto Cinzia Emmi- ci immerge nel mondo del dolore e della disperazione. Al tempo stesso è una mirabile e limpida storia di coraggio e speranza”. Per la docente nel romanzo è fondamentale il modo in cui ognuno dei genitori, Ambra e Zac, vivono il dolore insopportabile per la scomparsa della figlia Asia. “Emerge in modo vigoroso però il coraggio di Ambra che riesce a tirare fuori una volontà e una tenacia tipica delle donne” .
Per l’Amministrazione Comunale ha portato i saluti l’assessore alla Pubblica Istruzione Antonella Santonoceto, che ha avuto il merito di inserire l’evento nel cartellone del “Marzo in Rosa”,ciclo di momenti culturali e sanitari voluti dal Sindaco Leo Cantarella per celebrare la donna e la femminilità. Dopo è intervenuta l’autrice del romanzo, la quale ha più volte ribadito che la sua fonte d’ispirazione è stata la sua immedesimazione al dolore vissuto dalle tante madri a cui è toccata la sorte atroce della sparizione di una figlia. “C’è voluta grande empatia- ha detto la scrittrice- per comprendere e riconoscere questa immensa sofferenza che non si può mai lenire e superare”. “Ambra è una figura che non riesce a placare il suo dolore-ha concluso Nhora Caggegi- e in un primo momento cade in uno stato letargico però dopo acquisisce una consapevolezza e una forza davvero invincibile. Questa esperienza fa diventare Ambra più matura però quel vuoto rappresentato dalla scomparsa della figlia è incolmabile nonostante il ritrovamento anni dopo”.
Patrizia Chillari e Angelo Patanè
Vi sono stati splendidi intermezzi musicali eseguiti dal chitarrista Angelo Patanè che ha accompagnato dei brani dialettali cantate da Patrizia Chillari. Le letture sono stati affidate alla giovanissima Sibilla Corsaro di Archidrama. Era presente al tavolo della presidenza anche il consigliere Alfio Bonaventura.