Macchia di Giarre ,intitolata a Mons. Salvatore Giuffrida una piazza

Viene intitolata una piazza a Mons. Salvatore Giuffrida che si trova adiacente alla Scuola Media di Macchia di Giarre. Giunge al termine in tal modo la richiesta della comunità locale di dedicare un luogo visibile dove questa figura importante della frazione di Giarre in modo da custodire la sua memoria di un religioso che fu Arciprete-Parroco di questa comunità per ben 47 anni. La manifestazione è avvenuta alla presenza del sindaco di Giarre Leo Cantarella, del presidente del consiglio comunale Giovanni Barbagallo e dell’assessore alla cultura Tania Spitaleri. Erano presenti l’Arciprete, don Alfio Privitera e il Vicario Parrocchiale, don Rosario Di Bartolo.

Grande merito per questa nuova intitolazione la si deve all’impegno profuso da Lucia Cardillo, Presidente dell’Associazione Carlo Parisi e del Premio Mons. Giuffrida, la quale ha affermato che “questo riconoscimento era atteso da tanto tempo per la rilevanza spirituale e civile che Mons. Salvatore Giuffrida ha svolto nel corso del lungo sacerdozio a Macchia e nel territorio lasciando un ricordo davvero indimenticabile”. Mons. Salvatore Giuffrida era nativo di Milo ed entrò in Seminario ad Acireale a 16 anni. Nel dicembre 1937 ricevette la prima tonsura mentre nel luglio 1941 viene ordinato presbitero da Mons. Salvatore Russo nella Basilica Cattedrale di Acireale. Inizia la sua attività parrocchiale dal 1941 al 1944 quando divenne Vicario cooperatore a Castiglione di Sicilia. Dal 1° luglio 1945 diventa Arciprete Parroco di Macchia e dal 24 maggio 1961 Vicario foraneo di Macchia.

Da quel momento Mons. Giuffrida rivestì un ruolo di protagonista nella vita locale di Macchia. Seguì dal 1966 la gara di appalto per i lavori di ristrutturazione della Chiesa parrocchiale che vengono poi finiti con l’inaugurazione nel marzo del 1970. Nel 1971 il religioso fu in prima linea nel terremoto che colpisce la zona di Sciara, via della Regione e Fondo Macchia e poi sempre nel maggio fu vicino alla popolazione per l’ eruzione dell’Etna quando il flusso lavico si incanalò nel torrente Cavagrande e minacciò il centro abitato di Macchia. Si impegnò per la realizzazione della stele di San Vito che venne inaugurata il 27 agosto 1978. La sua attività si svolse anche nel campo civile dove fu sempre assai presente e sostenne il completamento del Monumento dei Caduti. Nel 1992 rimette nelle mani del Vescovo il mandato di Parroco e dall’ agosto del 1992 viene nominato parroco emerito di Macchia e Vicario parrocchiale di Milo. Morì l’8 aprile 1996 a 79 anni. Belle parole ha espresso Don Roberto Strano in un messaggio inviato agli organizzatori della manifestazione a cui non ha potuto presenziare “Tra mons. Giuffrida e Macchia si è instaurato un binomio inscindibile, l’ha amata e servita con dedizione, cura e amore, ma da essa ha ricevuto tanto amore.La sua capacità relazionale, la sua positività, il suo aprirsi al nuovo, ha fatto si che la Parrocchia fosse un costante punto di riferimento, soprattutto per i giovani, di cui è significativa espressione l’associazione culturale teatrale Carlo Parisi che egli considerava un “fiore all’occhiello”.

“L’ Arciprete Giuffrida, incurante del tempo, pur di tenerci uniti, passava intere giornate in nostra compagnia in quella canonica – afferma Nino Raciti,ex Dirigente Scolastico,– che era diventata la nostra seconda casa. Ora padre rigoroso, ora fratello affettuoso, tante volte amico generoso, ma sempre con l’unico e solo scopo di farci diventare buoni cristiani e onesti cittadini”. Erano presenti i nipoti e pronipoti di Mons. Giuffrida che con grande commozione, affetto e riconoscenza hanno contribuito alla riuscita della cerimonia della intitolazione.
Un prelato che si è speso per il bene della sua comunità non dimenticando mai i poveri e i bisognosi. Bene ha fatto l’Amministrazione Comunale nel giorno della ricorrenza della sua nascita ad intitolare questa piazza inserendolo tra i nomi illustri di alta statura umana e morale di Giarre .
