Intervista a Piero Pennisi Ribeiro, il truccatore internazionale delle dive

Nemo propheta in patria è l’espressione giusta che si può usare per Piero Pennisi Ribeiro. Almeno per un lungo periodo della sua esistenza il truccatore di fama internazionale nativo di Ramacca non è tornato nella sua terra natia. Con Piero ci conosciamo da bambini e so quanto ha sofferto e lottato per affermare il suo talento. L’ho incontrato proprio a Ramacca

L’incontro con Piero Pennisi Ribeiro a Ramacca
in occasione del Premio Luigi Sturzo che gli è stato conferito in una manifestazione per lui molto emozionante, in cui è stato celebrato e acclamato. Piero si è specializzato in Trucco Artistico all’Accademia Artistica B.C.M. Beauty Center Milano. La sua carriera ha avuto inizio nel 1977 a Catania al Teatro Maria Campagna e al Teatro dell’avanspettacolo Piccardilli. Nello stesso anno ottiene un grande successo conducendo il programma radiofonico “Pronto Bellezza” alla Radio Libera Ramacca di Filippo Zappalà. Dal 1978 al 1980 si sposta il suo raggio di azione ad Hollywood laddove ottiene la consacrazione e la celebrità truccando i personaggi più importanti dello Star System americano, guadagnandosi meritamente l’appellativo di “Truccatore delle Dive”. Inizia un periodo di intensa e inesauribile attività con collaborazioni che lo vede impegnato in numerosi film e spettacoli tra cui ricordiamo:1979 Cassandra – con Ava Gardner;1981 La perdizione 1 – con Janet Len; 1983 La Bestia; 1983 La perdizione 2 – con Janet Len; 1984 La donna del Mare – con Dominique Sandà ; 1985 Avventure di Blum ;1987 Beauty Night – con Raquel Welch ;1998/99 Donna per amico – con Elisabetta Gardini ;1999 L’Inganno – con Nicole Grimaudo. Riesce a conciliare tutti i suoi impegni in Italia e all’Estero. E dal 1985 al 1995 collabora con il Teatro Opera di Roma: Manon, Cavalleria Rusticana, Don Pasquale, Benvenuto Cellini, Zorba il Greco, Pescatore di Perle, Gilgamesc, Elisir d’Amore, Aida – con la regia di Zeffirelli, Traviata, Lucia di Lammermur, Pagliacci, La strada, Barbiere di Siviglia, Tosca, Turandot, Figaro distinguendosi per le capacità di trucco teatrale e interpretativo e collaborando la NVW Opera Festival USA a Roma.
Dal 1995 al 1997 stringe una collaborazione con il Teatro dell’avanspettacolo Belle époque e il Teatro Belsito. Per il Teatro Italiano ha truccato le più grandi attrici della prosa: Paola Borbone, Piera degli Esposti, Valeria Moricone, Rossella Falk, Anna Proclamer. Dal 1990 al 1996 ha inoltre preso parte alla kermesse di Donna sotto le stelle collaborando con i più grandi stilisti come Valentino, Armani, Versace, Trussardi, Rocco Barocco.
Dal 1985 a tutt’ oggi lavora per la RAI dove ha collaborato nei programmi Europa Europa, Quelli della Notte, Indietro tutta, Varietà, Fatti Vostri, Gioco dell’oca, Caro Bebè, Per tutta la vita, Scommettiamo che, Mille lire al mese, Vita in diretta, Un pugno o una carezza, Donne al bivio, Uno mattina, Al posto tuo, Domenica in, David di Donatello e molti altri programmi. Nel 2000 gli viene assegnato dall’Associazione UNIPADEC il Premio Europa come Miglior Truccatore , nonché la Fibola d’Oro di Cecina. Dal 2008 per la Cinestar Internazionale viene invitato come Maestro di Make Up Artistico a tenere delle docenze durante dei corsi di trucco in Messico, Cile, Cuba, Santo Domingo, Paraguay, Colombia e Argentina dove è ammirato e apprezzato come Maestro di Bellezza internazionale diffondendo la cultura italiana all’estero. Un curriculum fantastico per l’amico Piero a cui ho posto delle domande e a cui lui ha risposto in modo naturale e spontaneo con il suo candore di sempre.
La tua vita da ragazzo a Ramacca…
La mia vita da ragazzo è stata una vita particolare, non è stata facile. Il desiderio di diventare visagista e truccatore è stato difficile. Ero incompreso a quel tempo e né all’interno della famiglia, né a Ramacca riuscivano a capire quello che volevo essere.
Ci sono stati momenti difficili?
Si,ci sono stati molti momenti difficili particolarmente sul piano economico. I miei genitori non erano d’accordo che studiassi in una scuola per visagista. Non erano d’accordo che intraprendessi questa professione, non erano d’accordo che facessi questa attività di truccatore e visagista. E’ stato un momento drammatico per me . Ho dovuto lavorare duramente la sera a teatro, a vendere cosmetici per casa o fare pulizia del viso o trucchi per le spose per potermi mantenere agli studi. Non ho mollato e ce l’ho fatta.
Com’è nata la passione per il trucco ?
La mia passione è nata tramite un’esperienza che ho avuto al Circo Bisbini che veniva a Ramacca. La signora Ester Bisbini mi mandava a comprare le sigarette e quando ritornavo stavo lì a guardare come si vestiva e si pettinava. Un giorno la trovai quando la truccava il marito. E quell’effetto emozionante e un po’ particolare del prima senza trucco e dopo truccata, mi fece immaginare e sognare come poteva essere la mia vita da truccatore. Da lì cominciai ad avere questa passione dolce e amara di essere truccatore.
Parli sempre di Maria Campagna. Cosa ha rappresentato questa donna per te ?
Lei è stata l’unica a capire il mio grande desiderio ed è stata l’unica a lottare per me quando le scuole professionali erano solo per donne. Fece in modo che potesse esserci la mia presenza all’Istituto femminile “Lucia Mangano” e organizzò una riunione con tutti i genitori delle ragazze e le studentesse per far sì che accettassero che io frequentassi. Tutti diedero l’assenso e fu così che sono stato il primo visagista delle scuola Lucia Mangano a livello nazionale.

Piero Pennisi Ribeiro e Gina Lollobrigida
Cosa ti piace del tuo lavoro e cosa detesti?
Mi piace tutta l’arte. Mi piace particolarmente collaborare con il personaggio, parlarci e dialogare , realizzare il trucco adatto per ottenere l’aspetto più bello per il personaggio. Quello che detesto è la superbia di alcuni personaggi , alcuni li ho visti nascere dal niente, diventano grandi star e quando le cose non vanno bene danno colpa agli altri ,si accaniscono spesso contro chi crea veramente il personaggio.
I vip si mascherano per apparire. Il narcisismo è una malattia di chi fa spettacolo?
E’ vero, i vip si mascherano e cercano di apparire quello che realmente non sono. In realtà sono dei personaggi che cercano la loro gioia e la loro felicità nel trucco, in questa maschera di bellezza. Dopo il trucco lavandosi la faccia non rimane niente che solo la parte detestata di sé stessi. Però tanti personaggi amano essere senza trucco. Mi ricordo la signora Ava Gadner ,era bella anche senza trucco.
Il ritratto di Dorian Gray è la metafora letteraria di chi non si accorge che il tempo passa…
Si,il ritratto di Dorian Gray fa parte anche di questo lavoro. Tanti sono come gamberi e anziché andare avanti vanno indietro con l’età che avanza, sino a diventare alcuni la brutta copia di se stessi. Se tu vuoi offendere un personaggio dille “Dorian Gray” e naturalmente o ti sorride ,o ti ama o ti odia

Andrea Boccelli e Piero Pennisi Ribeiro
Viviamo nella società dell’immagine e dei social. Che idea ti sei fatto?
E’ proprio così . Tutto fa moda e tutto fa bellezza. E’ una moda attuale quella di apparire socialmente . Una volta apparivano solo le grandi dive nel cinema e in televisione. Oggi appaiono tutti divi,tutti vanitosi e vanagloriosi. E’ una società che non mi piace e quando mi dicono “…ti piace quel personaggio…?” rispondo “…falle lavare la faccia e ti dico se è bello..”
Sei un grande formatore di truccatori. Cosa consigli ai giovani ?
Consiglio di sognare un futuro senza avere ambizioni eccessive. Da giovane ho avuto la fortuna di poter truccare durante le estati ramacchesi personaggi famosi che venivano nel mio Paese e ne ho conosciuto tanti altri che venivano nei paesi vicini cominciando a diventare noto in queste piccole manifestazioni che si svolgevano. Per me sono stati grandi eventi perché mi hanno consentito di cominciare ad essere famoso ed essere conosciuto a livello nazionale. Bisogna iniziare dal basso, da piccoli eventi e poi cercare di diventare grande.
I vip si confidano con te?
Si confidano, sono io che non mi confido con loro. Tanti sono falsi, tanti sono amici. Alcuni ti confidano ciò che vogliono sapere, mi mettono alla prova per sapere le cose degli altri personaggi che trucco. Ma con me toccano duro perché non hanno nessuna soddisfazione in quanto non racconto i “peccati” degli altri.

Piero Pennisi Ribeiro con Giulio Andreotti
La Rai è la tua casa ,dove lavori da 38 anni. Cos’è cambiato in tv?
Non solo la Rai è la mia casa, ma anche l’America la considero casa mia,dove vado sempre per grandi manifestazioni e dove sono ritenuto una grande star. Nella storia sono il primo truccatore che si forma come star internazionale, vengo acclamato come una star, vengo amato come una star, svolgo corsi artistici nelle grandi università a livello mondiale, sono amato e anche odiato.

Claudio Baglioni e Piero Pennisi Ribeiro
Sei un importante personaggio nel tuo campo professionale, eppure sei una persona semplice e umile. Ecco come si fa?
Bisogna essere semplici e umili nella vita perché non è la superbia che ti fa diventare grande e ti fa diventare importante. Nell’umiltà ho raggiunto i vertici, “la gloria” infinita, tanti nella superbia hanno raggiunto solo “le ceneri”.
Sei ritornato nella terra natia dopo tanti anni. Che emozioni provi ?
Sono ritornato a Ramacca dopo trentacinque anni per ritirare un Premio importante ma soprattutto è stato emozionante ritornare nella terra della mia origine, dove nel passato sono stato amato e anche odiato. Io amo la mia terra e ho avuto tanto piacere che mi hanno acclamato come un trionfatore e non ho mai avuto una piazza affollata cosi in Sicilia. Mi ha fatto tanto piacere rivedere te ,cara Miranda, a cui ho voluto e voglio bene tutt’oggi. Ho riveduto tanti amici e amiche di un tempo ,della mia infanzia quando li andavo a trovare vendendo i prodotti o facendo i massaggi.