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Nuovo quotidiano d'opinione e cultura
Il tempo: la ricchezza per l’umanità
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L’infanzia e l’adolescenza a rischio

La questione più grave e seria di questo Paese è il sistematico abbandono dei minori che appartengono agli strati più svantaggiati della popolazione.
Un’infanzia a rischio che si trasforma in un’adolescenza a rischio, e che diventa gioventù deviante e deviata.
Intere fasce urbane vengono abbandonate nei quartieri periferici dentro enormi sacche di povertà materiali e culturali, e ai minori non viene garantito il diritto alla educazione e ad una crescita armonica.
Senza progetti di vita, senza identità, non rimane che l’affiliazione ai clan criminali, che danno l’illusione di essere riconoscibili e rispettati.
Negligente cura familiare, dispersione scolastica, contesto socio-economico di povertà educativa, basso livello di consapevolezza cognitiva, assenza della figura paterna, sono queste le concause della questione minorile, che è la vera questione meridionale.
Tutto questo è frutto del caso, del destino cinico e baro?
Per nulla.
All’origine vi sono precise responsabilità politiche e amministrative.
Vi sono governi regionali, sindaci, giunte e consigli comunali incapaci, volti a curare interessi personali o di gruppi ristretti invece di quelli generali.
Talora anche corrotti e collusi con la mafia.
Demagoghi e mistificatori, che nel degrado da essi stessi generato hanno gioco facile a comprare il consenso elettorale.
Di fatto una genìa di criminali.
Costoro vanno smascherati e contrastati senza sosta.
Anche tale impegno deve fare parte di una nuova proposta politica che innanzitutto si proponga di dare dignità e diritto di cittadinanza agli ultimi e agli esclusi.
Dobbiamo impegnarci, tutti, per uscire “dal pelago alla riva”.

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Laureato in Giurisprudenza nell’ Università di Catania. Avvocato penalista di lunga e consolidata esperienza, patrocinante presso la Suprema Corte di Cassazione e Giurisdizioni Superiori. In particolare modo svolge attività di assistenza e consulenza legale, nonché attività di rappresentanza e difesa in sede contenziosa e stragiudiziale, principalmente nel settore del diritto penale e prevalentemente nelle seguenti materie: Reati contro l’ordine pubblico; Reati contro la Pubblica Amministrazione; Reati contro la persona; Responsabilità medica; Diritto penale del lavoro; Reati contro il patrimonio. E’ stato uno dei fondatori del Movimento La Rete e poi deputato regionale dello stesso gruppo politico all’Assemblea Regionale Siciliana per due legislature. E’ un animatore e un attivista dell’impegno antimafia a Catania in Sicilia e si è distinto nell’attività professionale difendendo molti collaboratori di giustizia che hanno reciso i legami con Cosa Nostra.
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