Presentato il romanzo di Domenico Galofaro “La caduta degli eroi”

Dopo l’esordio – nel 2019 – con “Tumultus, Il lato oscuro dell’Erasmus”, ecco “La caduta degli eroi”, il nuovo romanzo di Domenico Galofaro, in arte “Galof”, brillante scrittore, videomaker ed esperto di promozione turistica, nato ad Augusta (Siracusa) ma con salde radici nella cittadina dell’Alcantara, a cui l’autore è legato da vincoli affettivi familiari (la mamma è una francavillese) e da un forte senso di appartenenza, un attaccamento al territorio e alla comunità locale, una connessione di sentimenti e relazioni da cui nascono produzioni letterarie, iniziative culturali e progetti turistico-identitari (Explore Alcantara).
Laureato in Storia dell’Arte e Beni Culturali e con in tasca un master in “Cultural Heritage Management”, la vita di Domenico Galof si divide tra gli orizzonti del Mar Ionio, su cui è affacciata la sua splendida città portuale, e i paesaggi della Valle dell’Alcantara e, segnatamente, Francavilla di Sicilia, considerata come una seconda patria, capace di generare in lui “tumultus” interiori, un richiamo insopprimibile proveniente da una terra che per Galof non è solo un “contenitore” di bellezze naturali, storiche e paesaggistiche, una straordinaria vetrina su cui sporgersi e godersi il panorama, ma un ambiente dove ritrovare sé stessi, le proprie origini, e rinnovare quel rapporto con la Natura, con le Cose, e con l’Arte, elementi da cui trarre spunti di riflessione e motivi di ispirazione.
Nel libro sequel “La caduta degli eroi” (foto in quarta di copertina di Carmelo Spitaleri), Domenico Galofaro riprende, per certi versi, il filo conduttore del precedente romanzo, frutto della sua partecipazione, come studente universitario, al Programma Europeo “Erasmus”, un’esperienza formativa vissuta dall’autore in Ungheria, i cui effetti si faranno sentire nel suo rapporto con la terra d’origine, la Sicilia.
La pubblicazione, acquistabile sul portale Amazon, è stata presentata venerdì scorso nella cittadina dell’Alcantara, presso la Sala della Conferenze di Palazzo Cagnone, davanti a un pubblico di giovani arrivati anche dai comuni limitrofi.
Al centro dell’azione una coppia, “figlia dell’Erasmus”: siciliano lui, ungherese lei; i due hanno un lavoro sicuro, gratificante e conducono una vita tranquilla nella città austriaca di Graz, importante sede universitaria e crocevia di culture europee, ma a turbare la loro quiete domestica sarà un evento lontano, accaduto a migliaia di chilometri di distanza: una nuova e imponente eruzione del più grande vulcano d’Europa e tra i più attivi del mondo, l’Etna, un evento che catalizzerà la loro attenzione a tal punto da indurli a trasferirsi in terra di Sicilia, in quel di Francavilla di Sicilia, spinti da un entusiasmo giovanile che però ben presto dovrà scontrarsi con la cruda realtà di una terra affascinante e piena di contraddizioni, nel quadro di “un’Italia fatta da e per i vecchi, dove i giovani faticano a sopravvivere”.

In apertura dell’incontro letterario, coordinato dalla dott.ssa Marzia Vaccaro, l’assessore al Turismo e Beni culturali Gianfranco D’Aprile, dopo aver portato i saluti del Sindaco e dell’Amministrazione comunale, ha espresso vivo apprezzamento per il lavoro svolto dal narratore, impegnato costantemente e in vario modo nella promozione del territorio, dimostrando, pur non essendo nativo del luogo, una «coscienza e sensibilità; un esempio per tanti giovani».
“In questo romanzo ho tratto ispirazione da cinque personaggi francavillesi che ho personalmente conosciuto – ha detto l’autore – ed è basato su una storia vera, una storia personale; il libro è strutturato in modo tale che si possa leggere tranquillamente senza aver letto il precedente; è stato scritto nel periodo del Covid (2020/2021) mentre mi trovavo nella casa materna di Francavilla, un’occasione per vivere la serenità della Valle dell’Alcantara, e proprio in quel periodo ho avuto modo di apprezzare le bellezze del territorio, le Gurne dell’Alcantara, il Convento dei Frati Cappuccini di Francavilla, i borghi di Castiglione di Sicilia, Roccella Valdemone, Motta Camastra, Taormina e la sua movida, e così via, tutte realtà inserite nel romanzo, in cui i protagonisti – siciliani – si muovono all’interno della nostra Valle con le loro storie personali. Nel romanzo una ragazza straniera si trasferisce nel sud dell’Italia, quindi un “Erasmus” al rovescio, perché mentre molti giovani oggi tendono ad espatriare, a vivere un’esperienza all’estero per motivi di lavoro, la coppia del romanzo affronta una migrazione al contrario, puntando sulla cultura».
L’impianto della vicenda narrativa, scritta con un linguaggio diretto e dinamico, ruota quindi su questioni attualissime, come il lavoro, il futuro, le aspettative, le opportunità, il riconoscimento delle proprie qualità professionali, ma tocca anche temi complessi come il rapporto tra giustizia e informazione e il fenomeno della burocrazia: «Il romanzo racconta la contemporaneità – dice Galof -, i problemi che molti giovani oggi vivono nel mondo del lavoro, e chi legge questo romanzo ed ha un’età compresa tra 18 e 30 anni si riconosce in queste criticità, in quanto esperienze vissute in prima persona nella vita reale; nella realtà questo processo di integrazione da Nord a Sud – commenta ancora l’autore – non ha funzionato per motivi culturali, sociali e lavorativi di natura storica, anche se nel romanzo viene lasciato aperto un “canale”; e per quanto mi riguarda io ancora una volta resisto, sono qui e rimango, cercando di creare qualcosa con le istituzioni locali e con i miei collaboratori».

L’autore Domenico Galofaro
A supporto del libro è stato realizzato anche un eccellente booktrailer (“La caduta degli eroi”), un contributo artistico con protagonisti alcuni giovani e meno giovani francavillesi, in cui il regista Luigi Mingrone ha magistralmente concentrato in pochi minuti narrazione e immagini, natura e storia, lavoro e sentimenti di amore e di amicizia, ma anche speranza, solidarietà e altruismo, un valore quest’ultimo ben rappresentato nelle sequenze finali del video, in cui una ragazza aiuta una sua coetanea in difficoltà ad attraversare il fiume Alcantara tendendole la mano.
Ma noi ci fermiamo qui, lasciamo che siano i lettori a immergersi nel racconto di Domenico Galof e a scoprire come i due giovani protagonisti riusciranno dopo le delusioni a risalire la china e quale sarà, infine, il destino degli altri personaggi del romanzo.