Il libro di Ana Danca “La voce del silenzio”

“LA VOCE DEL SILENZIO” è il terzo romanzo di Ana Danca e fa parte della triologia dedicata interamente al pensiero filosofico occidentale di Platone, che trova il suo punto d’appoggio sulla teoria delle idee. Secondo Platone esiste una realtà da lui chiamata “iperuranio” (quella zona aldilà del cielo dove sostano le nostre idee, entità immutabili e perfette). L’ideologia di questo pensiero fa sì che ascoltando la voce del nostro silenzio potremmo trovare l’aiuto per affrontare le difficoltà della vita senza averne paura, segreto indiscusso del saper vivere. Le idee hanno delle caratteristiche che sono l’esatto opposto della realtà mutabile del mondo reale che viviamo, esse non sono materia, quindi eterne, esistono da sempre ed esisteranno finché durerà il mondo. Ana Danca decide di dedicare la triologia a tre categorie ben precise: “Bene, Verità e Bellezza”. Con “La voce del silenzio” l’autrice si impegna a voler trasmettere quanto sia importante andare alla ricerca della Bellezza, quell’idea eterea e intangibile che può cambiare la nostra esistenza migliorando la nostra Mente, le Relazioni ed anche il nostro corpo.osario
“Ma ci son cose in un silenzio che non m’aspettavo mai” (tratto da LA VOCE DEL SILENZIO, un brano musicale composto da Paolo Limiti, Mogol ed Elio Isola.

Ana Danca è nata in Romania, a Buruienesti e attualmente vive e lavora a Mantova. Diplomata in meteorologia ad Arad (RO) ha lavorato presso la Stazione Meteorologica di Tulnici, poi come insegnante supplente nella scuola media del paese nativo. Ha precedentemente pubblicato i romanzi “Come vuole la vita” (2016) e “Patrie interiori” (2018). Con quest’ultimo, edito sempre da Gilgamesh Edizioni, è stata premiata a Roma dall’Accademia di Romania per il suo progetto “Difendersi con la Cultura (Scrittura)” nel settembre del 2018. Lo stesso romanzo viene premiato con la Menzione di Merito al Concorso Letterario Nazionale “La felicità ritrovata” nel maggio del 2020 dal Comune di Riccione. “La voce del silenzio” rappresenta la conclusione del trittico ispirato ai concetti platonici di Bene, Verità e Bellezza.