Il ricordo dell’artista Elena La Verde

Elena La Verde:una valente scrittrice, una brillante poetessa, una brava pittrice, un’ eccellente ed originale scultrice, sia classica che di ultra-avanguardia; lo notiamo dalle sue grandiose opere, nel suo spettacolare parco dalla flora mediterranea.
Ecologista, lei Elena, era una donna straordinaria che ha precorso i tempi. A undici anni dalla sua morte, i figli, come ogni anno, recuperano la sua memoria ai tanti amici che l hanno conosciuta ed amata, con orizzonti di bellezza, con la musica, cosi come amava fare Elena, festeggiando il suo compleanno, ogni anno, il 7 maggio, nel segno del Toro, caparbia e determinata, fuori dal suo tempo che vedeva le donne versare in una condizione di subordine rispetto agli uomini. Di questo ne aveva un cruccio, Elena, ma questo cruccio le servì per riscattare quella condizione femminile sicula che le era stata stretta di spalle, da ragazza. Conobbi Elena e parlammo molto davanti al suo camino, nel suo salone ricco di salotti e mobili d ‘ epoca. Mi propose una mostra a Parigi … che però non si realizzò mai, per il tempo che, passando, regalò l’ eternità alla bella Elena, dalle idee alla Dalì. Oggi, un meraviglioso concerto belliniano sarà siglato da un apericena, così come soleva fare Elena La Verde La Malfa. Il concerto della
Fondazione La Verde La Malfa – Parco dell’Arte ricorda la fondatrice e artista Elena La Verde nell’undicesimo anniversario della sua scomparsa con:
Concerto di Arie Belliniane
a cura di Graziella Seminara
Pianisti: Giulia Russo e Stefano Ferlaino
Cantanti: Debora Intilisano (soprano), Miriam Carciotto (soprano), Marta Romeo (soprano), Kasumi Hiyane (soprano), Haruna Nagai (mezzosoprano)
Programma
«Malinconia, ninfa gentile»
«Vaga luna, che inargenti»
L’abbandono
«Per pietà, bell’idol mio»
«Torna, vezzosa Fillide»
«Dopo l’oscuro nembo», da Adelson e Salvini
«Almen, se non poss’io»
«Ah, non credea mirarti», da La sonnambula
«Se Romeo t’uccise un figlio», da I Capuleti e i Montecchi
«Qui la voce sua soave», da I puritani
«Morte non temo, il sai», da I Capuleti e i Montecchi
«Oh quante volte, o quante», da I Capuleti e i Montecchi
«Deh, tu bell’anima», da I Capuleti e i Montecchi
«Casta diva», da Norma
Nel corso della serata era possibile visitare la Fondazione e le sue collezioni.
La FONDAZIONE LA VERDE LA MALFA – PARCO DELL’ARTE trovasi in
Via Sottotenente Pietro Nicolosi, 29 – San Giovanni La Punta (CT)