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Nuovo quotidiano d'opinione e cultura
Il tempo: la ricchezza per l’umanità
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Fratello “orso”

È ancora in corso la discussione circa la presa di posizione in merito al destino dell’orsa, denominata Jj4, che lo scorso mese ha aggredito mortalmente un giovane ragazzo amante del running nelle zone del Trentino. L’Italia sembra essere schierata su due fronti opposti, da una parte chi vorrebbe che si procedesse immediatamente all’abbattimento dell’animale e chi, contrariamente, vorrebbe che venissero applicate delle misure più adeguate a poter garantirne la tutela. Al momento, la decisione su cosa farne della vita di quest’orsa è in fase di dibattito e i tentativi di avviarne l’uccisione sono stati respinti.
Ciò che, da un punto di vista morale, richiama l’attenzione è con quanta facilità venga trasmessa l’idea che l’essere umano abbia il destino di un animale nelle proprie mani e che, a suo piacimento, possa deciderne il corso. Sicuramente, chi detiene il potere non agirà sulla base di gusti e preferenze ma attraverso leggi che potranno rendere giustizia ad una morte ingiusta, aggettivo che trova la condivisione di molti. La differenza sottile, ma estremamente importante, è che parole come potere, leggi, giustizia non fanno parte del mondo animale dal quale l’essere umano si è distaccato da tempo senza rendersene conto.
Razionalità si contrappone all’istinto. Istinto non solo animalesco ma soprattutto materno che ha spinto l’orsa a difendere i propri cuccioli, impaurita dalla presenza di un corpo estraneo che ha invaso il suo territorio. Non conosce odio né orgoglio né gerarchie di potere se non quelle dettate dalla natura che esiste ancora prima di lei.
L’essere umano ha atteggiamenti migliori in tali circostanze?
In quanto essere sociale e culturale, ha uno strumento prezioso che è la razionalità che gli permette di distinguere il bene dal male, di dosare le scelte, di entrare in empatia con l’altro uguale o diverso da lui. L’umano ha trascorso l’intera esistenza a perfezionare la tecnica dell’adattamento e adesso, quando non può metterla più in pratica, devastare è l’unica soluzione per far adattare il resto a sé.
Quando, in realtà, basterebbe convivere nel rispetto scegliendo le giuste misure e prendendo consapevolezza del fatto che la natura permette che venga dominata solo in apparenza, ma è lei che tiene in pugno il nostro destino.

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Angelica Grasso ,21 anni. Frequento l'Università di Catania, dipartimento di Scienze Umanistiche, CdL in Scienze e Lingue per la Comunicazione Internazionale. Spinta dall'interesse per tutto quello che rientra nell'ambito comunicativo, ho conseguito un Diploma di Corso Base LIS (lingua italiana dei segni) e due attestati di superamento degli esami di Lingua Spagnola livello B1 e B2. Ho avuto sin da sempre la passione per la scrittura e la considero un mezzo fondamentale per poter esprimere noi stessi sotto qualsiasi forma, dalla letteratura al giornalismo, dalla poesia al romanzo. Comprendere la forza delle parole è l'elemento principale per poter realizzare una comunicazione efficace.
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