A Calatabiano si ravviva la memoria per Giuseppe Di Matteo

Una manifestazione di grande impatto emotivo,assai toccante e significativa si è svolta il 13 aprile 2013 a Calatabiano nell’Istituto Comprensivo Giuseppe Macherione dove è stata onorata la memoria del piccolo Giuseppe Di Matteo, il bambino sequestrato e ucciso barbaramente dalla mafia dopo oltre due anni di prigionia, a cui sono stati dedicati degli spazi in sua memoria nella scuola suddetta. L’iniziativa è stata promossa dalla Dirigente Scolastica prof.ssa Antonella Rapisarda che ha impresso alla sua scuola una marcia in più mettendo in atto con gesti importanti di forte valore simbolico la promozione della cultura della legalità in tutti i suoi aspetti. L’evento ha avuto uno spessore notevole in virtù anche della Presenza del prefetto di Catania dott.ssa Maria Carmela Librizzi che ha aderito sin da subito alla cerimonia di intitolazione dell’aula all’aperto e dello spazio dedicata questo bambino ucciso atrocemente dai mafiosi e a tutte le giovani vittime di cosa nostra.

Hanno partecipato all’incontro numerose autorità locali a testimonianza dell’impegno per fare alzare la testa al Comune di Calatabiano, oggi afflitto da gravi problemi con il commissariamento prefettizio di tre valenti funzionari la dott.ssa Alfonsa Caliò, il dott. Cosimo Gambadauro e il dott. Pasquale Crupi anch’essi presenti all’evento. Vi sono state presenti anche rappresentanze dei Carabinieri, della Polizia di Stato, della Marina Militare e della Dia. Molto emozionante il momento in cui i giovani studenti si sono calati nei panni delle vittime uccisi dalla mafia Giuseppe Di Matteo, Graziella Campagna, Giuseppe Letizia, Domenico Gabriele, Rosario Montalto e Giuseppe Cutruneo, di cui sono state ricordate le storie per rappresentarne le altre centodue .Il Prefetto Maria Carmela Librizzi ha affermato che “Oggi piantiamo i semi della speranza che diventeranno alberi all’ombra dei quali ripararsi dalla violenza e dalla tracotanza mafiosa”, annunciando appunto “La realizzazione di uno spazio intitolato al piccolo Giuseppe Di Matteo all’interno di una scuola, luogo deputato alla crescita e alla formazione dei più giovani, testimonia come la mafia non ha vinto e che il sacrificio dei bambini e dei ragazzi che oggi ricordiamo non è stato vano”.

Naturalmente ha sottolineato la necessità come sia assolutamente fondamentale impartire nutrendo i giovani sin dall’asilo e dalla prima elementare un solida cultura civica della legalità contro la mentalità mafiosa che non ha nessun onore e che non rispetta nessuno uccidendo anche i bambini. Da segnalare il ricco e significativo intervento pronunciato dalla Preside Antonella Rapisarda: “Oggi l’intera comunità scolastica riporta altri bambini strappati crudelmente alla vita, a scuola, il posto in cui sarebbero dovuti restare. Li riportiamo qui e lo facciamo tutti insieme” ha affermato perché, tengo moltissimo a sottolinearlo, la decisione di questa intitolazione è stata assunta all’unanimità sia dal Collegio dei Docenti che dal Consiglio di istituto e non era affatto scontato.”

“Ma per guardare con fiducia al futuro” ha continuato, “non si può che partire dalla memoria, dalla storia, e dal sacrificio che l’innocenza ha prestato perché tutti i nostri bambini e alunni qui si impegnassero a non dimenticare mai, a non fare mai parte di ciò che conduce a distruzione. La nostra scuola ha questa responsabilità e qui, a Calatabiano ha un valore identitario aggiunto perché tutti i bambini di Calatabiano sono qui e quasi tutti gli adulti sono cresciuti qui. E’ giusto che sia dunque un’aula all’aperto a portare un nome così importante perché essa è parte del paesaggio urbano, tutti la vedono dalla strada e allo stesso tempo non è qualcosa che si può lasciare lì da parte, abbandonata a se stessa nella trascuratezza, ma ha bisogno di cure continue, di costanza, di impegno, di amore”.

La decisione della Preside e la decisione del Consiglio d’Istituto di intitolare questo spazio alla memoria è avvenuta lo scorso anno prima dell’arresto di Matteo Messina Denaro e bisogna anche dire che tutte le componenti scolastiche dagli insegnanti ai genitori hanno espresso un parere favorevole per il nome del piccolo Giuseppe. In tal senso bisogna anche ricordare l’impegno di Ida Bonfiglio, rappresentante delle “Agende Rosse” che da anni si batteva per intitolare un luogo a Giuseppe Di Matteo, in modo che non venisse mai dimenticato il suo sacrificio e che, quindi, ogni bambino e bambina potessero conoscere la sua terribile storia. Oggi la stessa Bonfiglio è davvero contenta che il luogo prescelto sia un’aula ed il giardino di una scuola soggiungendo che “oggi, dopo anni, posso affermare con certezza che tutti i giovanissimi di Calatabiano hanno ed avranno sempre un pensiero per lui e per tutti i loro coetanei barbaramente uccisi dalla mafia e che insegneranno agli adulti che la mafia non ha onore e che uccide i bambini”.
