Pilo Albertelli di Santo Calì

Santo Calì(1918-1972) dopo il ginnasio giarrese continuò gli studi liceali a Roma ospite della sorella sposata a una guardia di pubblica sicurezza. Di questi studi, come pure di quelli universitari, compiuti, almeno in parte, sempre nella capitale, Calì parla nella sua Relazione al provveditore agli studi della provincia di Catania sulla “gita” scolastica, da lui guidata, di un gruppo di alunni del liceo classico “Michele Amari” di Giarre nel marzo del 1972 presso il Centro Studi di Danilo Dolci a Partinico. Ricordando alcuni dei suoi insegnanti al liceo Calì si sofferma su Pilo Albertelli, vittima dell’eccidio nazista alle Fosse Ardeatine, di cui oggi ricorre il 79° anniversario. La Relazione fu pubblicata in Antigruppo 73 , vol. 1, pp. XCV- CVII, 1972, Giuseppe Di Maria Editore. Più accessibile in G. Barletta- P. Daniele, Santo Calì, il professore, Liceo Classico “M. Amari, Giarre, 1992, pp. 404-405.
“ Conservo, sacra, la memoria di Pilo Albertelli. Il mio liceo si chiamava Umberto I, ed ora ha il nome di Pilo Albertelli; non c’è una sola scuola a Roma che non abbia dedicato una lapide a Pilo Albertelli. Ci insegnava storia e filosofia. La sera ci impartiva lezioni straordinarie sulla dottrina del fascismo, commentava il testo alla rovescia, storceva ironicamente la bocca “Quello è un criminale!” sentenziava…Lo rinchiusero nelle prigioni di via Tasso, gli portarono davanti i figli di pochi anni, gli fracassarono le costole, gli cavarono gli occhi, tentò di saltare da una finestra, temendo di parlare, lo finirono a colpi di mitra, insieme ad un altro mio compagno di studi, alle Fosse Ardeatine. Ma non svelò i nomi dei partigiani del suo gruppo.”
