La guerra fredda non è mai cessata

Nonostante la guerra d’aggressione imbastita e provocata dalla Russia pensare che questo aggressore sia isolato è davvero un errore strategico e geopolitico. Infatti per quanto riguarda l’Ucraina la solidarietà è limitata ai soli Paesi dell’Occidente sia in senso politico che di alleanze, di converso la maggior parte dei Paesi del mondo rimane o con la Russia, quali ad esempio la Cina, Sudafrica oppure preferiscono si mantenersi equidistanti e neutrali.
Il principio sancito dagli organismi planetari è noto,recita pressappoco che l’indipendenza e l’integrità territoriale vanno strettamente preservate in base al diritto internazionale e alla Carta delle Nazioni Unite.

Cosicché in tal senso per esempio la Cina pensa di far valere una sorta di gioco di parole rivendicando sempre Taiwan ritenuta da sempre parte integrante della impero cinese. In base a questo ragionamento se ora l’Occidente afferma l’integrità territoriale per Kiev, dovrebbe essere coerente anche per la “richiesta” di Pechino ? Sono temi di stretta attualità difficili da districare e definire però la Cina nella solita politica di a”accerchiamento” fa comprendere che se l’America, vuole affermare un principio per l’Ucraina, deve anche essere consapevole che lo stesso principio deve valere nel Pacifico. Purtroppo si comprende bene però che la mentalità della guerra fredda non è mai finita e non ha mai finito di esistere. La sicurezza di un Paese non può essere raggiunta a discapito di altri Paesi così come neanche la sicurezza di una regione può essere realizzata rafforzando ed estendendo le alleanze militari. Quindi per lavorare e contribuire alla costruzione di sicurezza europea equilibrata, effettiva e sostenibile occorre molta pazienza e coerenza.

E’ perfettamente legittimo condannare l’invasione russa e limitare nel contempo l’espansione della Nato, , e anche porre dei freni all’interventismo americano nel Pacifico che si caratterizza con le tipiche alleanze strategiche messe in piedi per contenere l’espansionismo.
Alla fine della giostra la guerra e il conflitto non giovano a nessuno delle parti in causa,danneggiano irreversibilmente tutti in modo assai disastroso, in termini di vite umane con danni materiali incalcolabili alle popolazioni sia nel presente che nel futuro. Ora bisogna solo evitare che la crisi vada fuori controllo aiutando la Russia e l’Ucraina ad avviare un dialogo da raggiungere a tutti i costi che si ponga l’obiettivo di una tregua immediata.
La necessità di un cessate il fuoco dovrà portare inevitabilmente a ridefinire i confini delle due nazioni ingoiando bocconi amari comprensive del futuro di regioni quali il Donbass e la Crimea.
Oramai non basta solo inviare armi ,occorre che a comunità internazionale lavori per fare sedere al tavolo della trattative di pace i due contendenti.
L’unica cosa su cui non si può transigere è il fatto che le missioni umanitarie devono essere rispettate e devono seguire i principi di neutralità e imparzialità con la messa in sicurezza dei civili, la necessità di procedere alla protezione delle popolazioni, consentendo i corridoi per l’evacuazione dalle zone di conflitto e operazioni di assistenza in cui l’Onu(una volta tanto ! ) possa contare qualcosa in termini di coordinamento.
Per esempio la Cina dovrebbe essere spinta a favorire e incoraggiare gli scambi dei militari catturati.
Il tema della sicurezza gli impianti nucleari diventa ogni giorno più urgente per il rischio dell’escalation a cui malauguratamente si potrebbe andare incontro con il rischio di incidenti drammatici.
Vi è sempre lo spettro dell’uso di armi atomiche che non devono mai essere usate e le guerre nucleari oggi più che mai devono essere scongiurate per gli effetti catastrofici e a catena che possono determinare. Lo stesso vale per le armi chimiche e batteriologiche che posso comportare la distruzione di intere popolazioni civili. Oggi bisogna anche lavorare per implementare al massimo l’accordo sulle esportazioni di grano sottoscritto da Russia, Ucraina, Turchia e Onu per evitare una crisi alimentare mondiale. Al di là della fine auspicabile del conflitto ci sono cose sancite dal diritto materiale internazionale da difendere e tutelare. Però mi accorgo sempre che mutati gli scenari la guerra fredda non è mai cessata.