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Intervista all’attore Bruno Torrisi:” Mi piacerebbe cimentarmi nel grande schermo con un ruolo comico”

L’attore Bruno Torrisi,61 anni,  è nato a Giarre dove  ha deciso di vivere  nonostante i suoi notevoli  impegni di lavoro lo portino sempre fuori dalla cittadina etnea. Un artista che in punta di piedi si è affermato lentamente al grande pubblico prima iniziando da attore teatrale e , poi, passando al cinema e alla televisione. E’ divenuto popolare per i suoi ruoli nelle fiction televisive a cominciare dal Questore Licata nella serie di Squadra Antimafia-Palermo Oggi e ,poi, in Rosy Abate La Serie, lavori televisivi che hanno ottenuto un grande audience e un gradimento notevole dal pubblico televisivo. La sua formazione di attore è stata dura e faticosa , tuttavia è riuscito ad emergere con la solida e qualificata formazione conseguita alla Scuola d’Arte Drammatica del Teatro Stabile di Catania. Durante questi anni  è stato interprete di parti sempre più impegnative nei film di mafia e in quelli che sono stati ambientati in Sicilia. Si ricorda che ha svolto ruoli nelle fiction “Il Commissario Montalbano”;“Paolo Borsellino”; “L’ultimo dei Corleonesi”; “Il capo dei capi”; “L’Isola dei segreti-Kore’”; “Carabinieri 6”; “R.I.S” 4 ; “Un caso di coscienza 4” ; “La terza verità” ; “Il bambino della domenica” e “Pane e libertà”. Poi ancora è stato interprete nei film :“Enrico Piaggio: un sogno Italiano”(2019); “La stagione della caccia-C’era una volta Vigata”(2019); “Rocco Chinnici-E’ così lieve il tuo bacio sulla fronte” ; “Fai bei sogni” (2016) ; “Romanzo di una strage” (2012) ; “Amatemi” (2005) .Da  menzionare anche i ruoli nel campo teatrale sotto la sapiente guida di Armando Pugliese. Nel cinema ha recitato nel film “L’uomo delle stelle” di Giuseppe Tornatore(1995); “Perduto amor” di Franco Battiato(2003) , la Passione di Giosuè l’ebreo di Pasquale Scimeca (2004).E’ legato sul piano sentimentale alla soprano Marianna Cappellani, dalla quale ha avuto una figlia nel 2011. E’ un attore versatile, poliedrico, dotato di una naturale capacità di immedesimazione nei ruoli a cui è chiamato e, quindi, è assai ricercato dai registi essendo dotato di una elevata professionalità, sobrietà ed equilibrio, virtù che lo accostano alla migliore tradizione dei grandi attori siciliani. Ci conosciamo da ragazzi ed ecco il botta e risposta che ho avuto con lui.

A che età nasce la tua vocazione per la recitazione?

Non ho cominciato per vocazione, ma per curiosità e un po’ per scherzo, la passione è nata col tempo. Fare Teatro può creare dipendenza è bene saperlo.

Nasci come attore teatrale però ti sei cimentato in tanti ruoli, fiction televisivi e cinema. Che differenze trovi ?

Sono due linguaggi differenti anche se possono sembrare molto simili, la più grande differenza è che a Teatro il pubblico è lì presente, ne respiri la stessa aria, ne condividi lo spazio e il tempo, l’emozione contenuta nel testo deve essere chiara, ampia, udibile, percepibile. A Teatro il gesto, anche se piccolo, deve raggiungere l’ultima fila così come per la voce che non deve avere tentennamenti o incertezze. Davanti alla macchina da presa invece è spesso il contrario: devi riuscire a comunicare facendo il meno possibile, sapendo che se sbagli hai sempre un’altra possibilità per fare meglio. Per tutti e due i generi devi però ugualmente aver chiaro quali sono le emozioni da trasmettere per raccontare al meglio la vicenda.

Che ruolo hai prediletto in tutti questi anni?

Tutti e nessuno in particolare, ci si affeziona a tutti i personaggi, piccoli o grandi che siano. Certo con il questore Licata in “Squadra antimafia” ho un rapporto affettivo diverso dagli altri perché l’ho interpretato per 10 anni, ma solo per questo.

Bruno Torrisi nei panni del Questore Licata

Qual è risultata la parte più difficile da interpretare ?

Tutte, ogni volta per me è come ricominciare da capo, devo ripensare a come creare quel personaggio con i pochi indizi che il copione offre. Il processo è sempre uguale, si parte da zero e si comincia a costruire un personaggio con la paura di non riuscire a renderlo credibile, convincente, interessante.

Spesso hai vestito i panni di personaggi dall’animo cattivo, duri e cinici, algidi e sprezzanti. Ti sei sentito a disagi ?

A dire il vero sono pochi i ruoli da cattivo che ho interpretato, ma ogni volta mi diverto tantissimo, i ruoli da cattivo sono decisamente più divertenti, che non vuol dire più facili.

Il ruolo del questore e del poliziotto ti ha reso famoso e popolare. E’ quello più congeniale alla tua natura?

Non credo, ho solo avuto la fortuna di entrare a far parte di una serie lunga e di successo. A teatro, spesso, ho ricoperto ruoli comici. Mi piacerebbe cimentarmi nel grande schermo con un ruolo comico…chissà!

 Con quale regista ti sei trovato meglio ?

Non vorrei offendere nessuno, e non mi piace stilare classifiche. Diciamo che ognuno, nel bene e nel male, mi ha insegnato qualcosa.

 Accetti i ruoli a scatola chiusa oppure ti riservi una facoltà di scelta ?

Ho alle spalle una bella carriera ma non posso certo  fare lo schizzinoso. Con la mia agenzia, della quale mi fido molto, ne discutiamo e ogni volta valutiamo i pro e i contro. Devo però dire che poche volte mi è stato proposto un ruolo che poi ho rifiutato. Bisogna accontentarsi e cercare di rifiutare il meno possibile: il lavoro è lavoro.

Sei contento e ti senti realizzato nella tua carriera professionale?

No, sogno ancora di fare meglio, voglio sempre fare meglio. Credo che non mi sentirò mai realizzato e forse non mi interessa nemmeno, voglio soltanto fare perché mi piace fare, non inseguo nessun traguardo. Forse sbaglio?

L’attore a teatro

Ami passeggiare con il cane e il ritorno a casa tra le mura domestiche  a Giarre sembra che ti doni la serenità di cui hai bisogno.

È difficile rispondere, il lavoro mi trattiene a volte lontano da casa ma per me non significa perdere la serenità. Vivo così ormai da tanti anni e mi piace questa vita nomade, amo stare a Roma dove ormai mi sento a casa, amo lavorare in città nuove. Certamente staccarmi dai miei affetti mi crea un po’ di ansie, infatti quando posso porto con me anche la famiglia e allora la cosa diventa ancora più piacevole. 

Sei legato ad un’altra artista. Tutto ciò  crea difficoltà nella gestione della famiglia e nella crescita di tua figlia ?

Assolutamente no, non più di altri mestieri. Conosco persone che svolgendo mestieri diversi dal nostro hanno difficoltà a gestire la quotidianità. È il prezzo da pagare quando si lavora tutti e due.

 Hai un desiderio che non si è realizzato ?

Tanti, come tanti sono quelli che si sono realizzati. Non mi sono, però, mai ancorato a nessun desiderio, forse per paura del fallimento o forse perché alla fine non ha mai avuto tanto importanza per me  realizzarli a tutti i costi, l’importante è averli i desideri. Non essere riuscito a realizzare tutti i miei desideri non ha creato in me nessuna delusione. Forse un po’ di amarezza sì lo confesso, ma solo per poco tempo. Quando una cosa non va per il verso giusto ne provo un’altra. Certo mi sarebbe piaciuto guidare la moto di Valentino, aver conosciuto De Andrè, saper suonare il pianoforte, dipingere come Caravaggio, scrivere come Pirandello, cantare come Pavarotti, abitare in un’altra città ma cerco di volare basso e di accontentarmi di ciò che la vita mi ha regalato. L’importante è non smettere mai di sognare.

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Rosario Sorace, nasce a Giarre il 13 maggio 1958;nel 1972, a 14 anni, inizia un intenso impegno politico e sociale. A soli 25 anni diventa segretario regionale dei giovani socialisti in Sicilia e dopo due anni, nel 1985, viene eletto al Consiglio Comunale di Giarre. Successivamente, viene eletto al Consiglio Provinciale di Catania dove svolge la carica di Assessore allo Sviluppo Economico. Nel 1991 viene eletto Segretario della Federazione Provinciale del PSI di Catania. Nel contempo consegue la laurea in Scienze Politiche presso l'Università degli Studi di Catania in cui oggi svolge il servizio in qualità di funzionario di Biblioteca del Dipartimento di Scienze Chimiche. È giornalista pubblicista. Collabora dal 2018 con i giornali on line IENE SICULE, SIKELIAN, IL CORRIERE DI SICILIA e AVANTI LIVE. È un grande di lettore di prosa e scrittore di poesie.

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