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La difesa dei più deboli di kafkiana memoria

La lettura dei grandi classici probabilmente potrebbe aiutare la società moderna a rivedere quelle che sono le proprie priorità e scale di valori nella società che ci contorna.L’integrazione, l’aiuto nei confronti del prossimo e di chi sicuramente è più in difficoltà, sono tematiche di attualità stringente che riguardano vari settori della società. I più deboli oggi si configurano non soltanto in coloro che non hanno la possibilità di mangiare perché ad esempio sono in stato di povertà, o coloro che sono vittime della guerra, e non ultimi coloro che invece scappano dalla stessa guerra e decidono di trovare fortuna nel vecchio continente con costi di vita altissimi ed inaccettabili ; quest’ultimo esempio sicuramente riguarda il fenomeno delle migrazioni che è sempre al centro del dibattito politico internazionale, ma che ancora ad oggi non ha trovato alcun tipo di soluzione, vuoi perché la situazione è veramente complessa, vuoi perché vi sono sottesi interessi economici che non dovrebbero idealmente nemmeno accostarsi alle vite umane.

Allora in un contesto di questo genere viene alla mente uno dei racconti, se non il racconto, più noto di Franz Kafka: la metamorfosi. Protagonista di questo racconto per chi non lo sapesse è Gregor Samsa, un commesso viaggiatore che mantiene economicamente la propria famiglia d’origine tramite il proprio lavoro. Una mattina lo stesso si sveglia trasformato in un insetto. Sulle prime è egli stesso ad essere sconvolto per il cambiamento che lo vede protagonista e per una condizione che non ha scelto ma che si è trovato improvvisamente a vivere senza possibilità di alternative; in seguito coloro che saranno sconvolti da questa trasformazione saranno i suoi familiari; il padre, la madre e la sorella al quale lo stesso Gregor era molto legato. questo sconvolgimento porta all’isolamento da parte della famiglia del protagonista di questa storia. Solo la sorella riesce a nutrire ed in un certo qual senso aiutare Gregor a sopravvivere per un certo periodo di tempo. La goccia che però fa traboccare il vaso, nelle grandi difficoltà economiche che la famiglia si trova a dover affrontare, si ha quando la famiglia decide di affittare una camera della casa a tre pensionanti, e questi durante una cena scoprono della presenza di Gregor. Anche loro ne saranno pienamente sconvolti minacciando di non pagare piú l’affitto in quanto la casa era tenuta male, a causa della presenza per l’appunto di un insetto. Gregor passa dall’essere colui che sostiene la propria famiglia tramite il lavoro e quindi viene trattato con pieno rispetto, all’ingratitudine e all’egoismo che secondo Kafka sono momenti fondamentali del comportamento umano. La stessa famiglia che prima lo amava e rispettava, adesso lo disprezza. Gregor si lascia così andare ed entra in uno stato di totale alienazione angoscia spiazzamento e depressione, che gli fa prendere la decisione di togliersi la vita non nutrendosi più.La famiglia accoglierà con sollievo la sua scomparsa.

Ciò che emerge da questo racconto è il profondo senso di tristezza e abbandono nei confronti di un soggetto che viveva una condizione indubbiamente non facile per se stesso e nonostante ciò, viene abbandonato e maltrattato da quella famiglia che gli aveva dato la vita, solo perché lui non rappresentava più un elemento di positività ma solo la negatività dell’aggravio causato dalla sua situazione personale.Inoltre si affaccia il tema del diverso, ciò che è diverso da noi ci fa orrore ci terrorizza solo perché non lo conosciamo, non approfondiamo minimamente quello che è lo stato d’animo interiore del soggetto che ci sta di fronte, ma ne percepiamo solamente la sua essenza esteriore e questo ci basta Perché probabilmente interrogarsi aprirebbe delle ferite e degli interrogativi a cui difficilmente si potrà dare una risposta esauriente; è più facile così, non domandare,non chiedere,non sapere.Ed allora per tornare al concetto espresso ab inizio, mettersi nei panni degli altri, sinonimo di empatia, è un valore da coltivare e ritrovare, la società di oggi ce lo grida in tutti modi.

Franz Kafka

Da questo punto di vista la scuola dovrebbe farsi vettore di valori espressi mediante quella che è la letteratura più vicino a noi. Sicuramente è importante affrontare la letteratura partendo dalle basi, e questo nei percorsi scolastici in qualche modo viene sempre garantito; però sarebbe altrettanto giusto aprire la strada ad autori meno trattati, come lo stesso Kafka, che danno delle chiavi di lettura indubbiamente contemporanee che porterebbero ad un arricchimento di valori per la società odierna.

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Alessandro Sorace classe 1988, nato a Catania. Giurista, giornalista pubblicista, appassionato di arte, storia ed amante della cultura, del gusto e del buon vivere. Collabora da gennaio 2022 col quotidiano online "Clessidra 2021".

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