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Il “Mare Fuori” della speranza

Mare Fuori è arrivata con la sua terza stagione è sta scalando le vette del successo con una quantità di ascolti ottimale. Questa serie televisiva, che aveva già conquistato i cuori della gente dalla prima stagione risalente al 2020, continua sempre di più a coinvolgere e a entusiasmare milioni di persone appartenenti a diverse fasce d’età, dagli adolescenti fino ai più grandi.
Il motivo di questo sorprendente coinvolgimento?
Sicuramente la trama; Mare Fuori racconta le vite di tanti ragazzi e tante ragazze minorenni che si ritrovano a vivere nei quartieri più violenti di Napoli, alcuni di loro costretti da un legame di sangue e altri ancora condotti dal destino. Ed è proprio intorno a questo concetto che gli educatori dell’IPM (istituto penale per minori) lottano per insegnare loro la responsabilità delle proprie scelte e che il destino non bisogna per forza subirlo, anzi, ognuno di noi ha il diritto di poterne creare uno e di poter apportarne un cambiamento, cambiando così anche il sistema.

Un’immagine di “Mare Fuori”

Si mette in rilievo l’importanza di valori come il coraggio e la fedeltà soprattutto in ambiti come la famiglia e l’amicizia che devono essere difesi ad ogni costo. Solo che a volte il costo è troppo alto ed è allora che devono essere modificati i mezzi per raggiungere il fine.
Un altro ingrediente fondamentale è il coinvolgimento emotivo e lo stretto legame che si viene a creare tra il telespettatore e il singolo personaggio della serie. Non ci sono solo difetti o comportamenti violenti, ci sono anche analisi introspettive e salti nel passato che portano a comprenderne le motivazioni; perché ogni effetto ha sempre una sua causa. E ogni passo che viene compiuto non è rilevante solo per la singola vita, ma condiziona il vissuto di tutti gli altri sottolineando come si faccia parte di un immenso intreccio dove anime prima lontane ora finiscono per sfiorarsi.
Ed è davanti a queste anime nude che il pubblico si commuove, scoprendo la bellezza della fragilità e di come da essa possa scaturire una forza immensa, nutrita da una viva speranza.
Una speranza, come quel mare fuori.
                                                                                                          

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Angelica Grasso ,21 anni. Frequento l'Università di Catania, dipartimento di Scienze Umanistiche, CdL in Scienze e Lingue per la Comunicazione Internazionale. Spinta dall'interesse per tutto quello che rientra nell'ambito comunicativo, ho conseguito un Diploma di Corso Base LIS (lingua italiana dei segni) e due attestati di superamento degli esami di Lingua Spagnola livello B1 e B2. Ho avuto sin da sempre la passione per la scrittura e la considero un mezzo fondamentale per poter esprimere noi stessi sotto qualsiasi forma, dalla letteratura al giornalismo, dalla poesia al romanzo. Comprendere la forza delle parole è l'elemento principale per poter realizzare una comunicazione efficace.

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