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Nuovo quotidiano d'opinione e cultura
Il tempo: la ricchezza per l’umanità
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Chiacchiere di Carnevale


Chiamate in tantissimi modi diversi in tutt’Italia, devono però avere tutte una
caratteristica comune: la friabilità!!! Io, siccome le tradizioni mi piacciono e
assai, le ho realizzate con lo strutto! Vi svelerò anche un piccolo trucchetto
per renderle ancora più gustose!
Il Piatto
 
Difficoltà: bassa
Preparazione: 60min
Cottura: in padella sul fuoco
Dosi: per 4 persone
Costo: basso
Ingredienti
• 250gr di farina 0
• 2 uova
• 45gr di zucchero
• 25gr di strutto
• Un pizzico di sale
• Scorza grattugiata di un limone biologico
• Qualche cucchiaio di grappa
 
• Olio di semi di arachidi per la frittura
• Zucchero a velo e un pizzico di cannella per finire
Realizzazione
Impastate tutti gli ingredienti assieme in una ciotola sino ad avere un impasto
omogeneo.
Trasferiamo su un piano di lavoro infarinato e continuiamo a lavorarlo
Formiamo una palla, avvolgiamola per bene in pellicola trasparente e
riponiamo in frigo per 30minuti N
Infarianiamo per bene il nostro piano di lavoro e dividiamo l’impasto in piccole
quantità
Stendete molto sottile con mattarello
Tagliatele della forma che più vi piace con l’aiuto di una rotellina
Portiamo in temperatura l’olio di semi di arachidi e friggete le chiacchiere
poche per volta
Fatele scolare su carta assorbente
Preparate lo zucchero a velo mescolandolo con un pizzico di cannella e
spolverate con questo mix aromatico le chiacchiere una volta freddate

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Mi chiamo Vincenzo Schinella, calabrese di origine siciliano di adozione ed ho una concezione light e sofferente dello stare a tavola: o friggo, o manteco pasta, o impasto pizze, panettoni e focacce. Sono decisamente inetto a praticare qualsivoglia tipo di sport: in compenso, maneggio in maniera agonisticamente prestante pale pizza, impasti glutinici, pagnotte, impasti panettoni, padelle saltapasta e oggettistica del piacere quali insaccatrici per soppressate e oliere. Ho fondato Prendiamoci del Tempo nel 2017. Tra un'infornata e l'altra, un buon libro o un cruciverba sono di sicuro la migliore compagnia: e già, siamo in troppi. Adoro scrivere e raccontare storie e, proprio per questo, Prendiamoci del Tempo è un foodblog diverso. Le mie ricette hanno tutte una storia da raccontare. A volte legata ad un episodio lontano nel tempo, ad una cucina fatta di ricordi; altre volte alla tradizione della mia terra, la Calabria; altre volte ancora sono ricette che, proprio per le loro preparazioni, richiedono del Tempo e sono uno stimolo a coccolarsi, rallentando i ritmi. Non ho come obiettivo la tuttologia in cucina ma posto quel che mi appassiona e che mi piace fare, quello per cui son sicuro di poter offrire spunti di approfondimento veri a chi mi legge. Ecco: il mio, è un blog 'vero'! Ciò che arriva sul blog deve essere principalmente vero per me, per poterlo essere anche per chi mi segue e chi mi legge. Su Prendiamoci del Tempo, si sta in cucina per il piacere di starci. E per divertirsi. L'ironia è una cifra fondamentale: se non amate ridere o volete prendervi sempre sul serio, credo siate nel posto sbagliato.
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