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Nuovo quotidiano d'opinione e cultura
Il tempo: la ricchezza per l’umanità
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Karl e Pio

Karl il Criceto ha uno sguardo acuto, guance paffute ed incedere lento.

Nella sua tana in periferia gioca a scacchi con Pio Ghiottone, abile e discreta spia.

I due son tizi astuti:

degli indizi sono i re, degli enigmi i gran pascià; i misteri son risolti masticando noccioline in quantità!

Giù in città è successo un fattaccio:

col favore delle tenebre si aggira un furfante, l’incubo di ogni negoziante!

Paco Porcello è disperato, qualcuno la pasticceria ha rovinato: mezza ciambella è tutto ciò che rimane.

-“Guardate che ciarpame: sulla vetrina mosche e ragni ha disegnato. Chi mai entrerà in una pasticceria che gli insetti non caccia via? I porcelli non potranno festeggiare! Senza torta, il compleanno di Mya è da annullare!”.

Karl e Pio iniziano l’osservazione.

-“Per mille noccioline americane, Pio, guarda bene, c’è un’annotazione”.

Karl indica col suo cappello un ciuffo di panna montata.  Lo scosta, e sulla vetrina compare una scritta:

Chi lavora e chi depreda, è così che va la vita. Chi è sciocco fa fatica, chi invece è furbo, si lecca le dita

Così si firma questo brigante, e non sembra avere paura di niente!

Più tardi, disperato e piangente giunge Alfio Formichiere, della città noto gioielliere.

-“Che rovina! Nella notte ho visto un’ombra allontanarsi con sacco e cappello ricolmi di ogni gioiello.

Stamattina, che disfatta, vedere sulla vetrina disegnata una grossa ciabatta. Così si firma questo brigante, e non sembra avere paura di niente!

Il matrimonio di Clara e Pepe, i due promessi topi, non si potrà celebrare. Gli anelli sono stati rubati, non c’è più niente da fare”.

-“Lo dobbiamo acciuffare, l’ha fatta grossa, ma sento che stiamo per scoprire”- Afferma Karl,  Pio acconsente.

I due son tizi astuti:

degli indizi sono i re, degli enigmi i gran pascià; i misteri son risolti masticando noccioline in quantità!

L’ultima razzìa è la bottega di Vania Fennec, padrona della miglior friggitorìa.

-“Quel furfante buono a niente non ha lasciato che una polpetta e un panzerotto. Non solo: tutta la vetrina, con un sasso ha rotto.” Vania Fennec è atterrita: -” La cena per i poveri è saltata, non c’è niente da mettere sulla tavolata”.

Ma ecco che Karl ha trovato l’indizio cruciale: è un pennello che il farabutto ha dimenticato su un bancale. Sulla vetrina la solita firma:

Chi lavora e chi depreda, è così che va la vita. Chi è sciocco sta in cucina, chi è furbo lancia polpettesulla vetrina.

Dopo attenta riflessione, l’astuto criceto esclama: – “Orbene, miei concittadini. Ho scoperto chi è costui: è Tico Lestofante, lo scoiattolo che non ha paura di niente. Vive solo in una vecchia ciabatta ai piedi di un albero di noci. Dorme tutto il dì, e di notte fa dispetti terrificanti: lancia pennelli e colori sulle teste di sfortunati passanti.”

Vania Fennec, Alfio Formichiere e Paco Porcello chiedono giustizia.

– “E’ così che risolviamo i problemi noi onesti cittadini” Affermano in coro, brandendo scope, ramazze e forconi.

-“Aspettate, ho in mente un tranello” Li placa risoluto Karl.

La sua mente astuta ha escogitato un piano che nella notte risolverà la questione senza alzare un polverone.

In compagnia di Pio Ghiottone, Karl Criceto si apposta dietro la vetrina del Gran Ristorante, di sicuro il prossimo bersaglio di Tico Lestofante!

Poche ore prima, Karl un grosso pentolone sulla vetrina ha disegnato.

Pio, con un megafono, in un angolo si è appostato….

Ed eccolo là lo scoiattolo che non ha paura di niente:

si avvicina alla bottega e cerca di aprire la maniglia con una sega!

Karl e Pio accendono all’improvviso le luci: Tico Lestofante rimane abbagliato.

-“E’ QUESTA LA FINE CHE FA CHI SI APPROFITTA DELL’ALTRUI BONTA’. MINESTRA DI SCOIATTOLO IL PIATTO PRINCIPALE, CHI NON HA COLPE, NON HA NULLA DA TEMERE”

Una voce terrificante risuona nel ristorante, sembra un malvagio stregone, ma è solamente Pio il Ghiottone!

A quelle parole, Tico Lestofante, che di solito non ha paura di niente, fugge via impaurito e si nasconde nella sua vecchia ciabatta. 

La notte non riesce a dormire, è davvero terrorizzato:

nelle orecchie rimbomba terribile quella voce,

nel naso è pungente l’odore di minestra di scoiattolo bruciato.

Ha deciso, l’indomani riconsegnerà la merce rubata!

Così, Paco Porcello, con grande sorpresa ritrova la torta sottratta:

i porcelli possono festeggiare in allegria il compleanno della piccola Mya!

Alfio Formichiere è felice di vedere nel suo negozio restituite il maltolto:

Clara e Pepe, novelli sposi, partono in viaggio tra applausi chiassosi!

E la tavolata per i poveri?

A sorpresa Tico Lestofante l’ha ben imbandita:

ci sono anche le polpette, che tutti mangiano di gusto! Per Vania Fennec è stato un gran bel gesto!

…Ma Tico Lestofante, all’improvviso, ha avuto un’idea brillante. Si sente uno scoiattolo nuovo, cambierà, ha ormai deciso:

con pennelli, vernici e colori abbellirà il mondo che è di fuori.

Scuole e abitazioni saran più belle se un pittore ci disegnerà le stelle!

E Karl e Pio che fine avran fatto?

Son tornati a giocare a scacchi:

dopo aver risolto il caso delle vetrine, mangiano contenti un sacco di noccioline.

In caso di ingiustizia, prepotenza o ruberia, Karl e Pio sono una vera garanzia!

Elena Bevilacqua, tratto da “Sotto il vulcano”, Rudis Edizioni

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ELENA BEVILACQUA ,Lucana d'origine, vive a Roma da molti anni. Grande appassionata di libri di qualsiasi genere, ha studiato sociologia e scienze umane. Da non molto tempo scrive poesie e racconti per bambini, ed illustra con materiali differenti: pastelli, acquerelli, grafite …e persino sabbia! Si è affacciata al mondo dell’editoria da alcuni anni e vanta diverse pubblicazioni. Ha un profilo Instagram: sofiaastrisce e un Canale youtube: Elena Bevilacqua

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