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Lettera aperta al Ministro della Istruzione Giuseppe Valditara


Signor ministro,
Lei continua a stupirmi, ovviamente in peggio!
Dopo la sciagurata frase sulla umiliazione da infliggere agli studenti quale strumento educativo, oggi leggo di una sua nuova trovata.
Il tutor degli studenti per limitare la dispersione scolastica.
E addirittura ve ne sarebbero di due tipi: quello per i “ragazzi con difficoltà” e quello per i ragazzi più “brillanti”.
Secondo la sua proposta, peraltro poco chiara, i ragazzi di ogni classe andrebbero divisi in due gruppi: i “difficili” e i “brillanti”, ed ognuno con un tutor a capo.
Dovrebbero seguire i percorsi personali degli allievi e mantenere i rapporti con le famiglie.
Domanda da ingenuo: e gli altri insegnanti che dovrebbero fare?
Non si accorge che in tal modo mortifica la figura del docente, quasi fosse un incapace, inidoneo a svolgere il proprio normale e quotidiano ruolo educativo?
Per di più prevedendo una maggiore retribuzione per i tutor rispetto ai loro colleghi che non lo sono?
E poi da chi e con quali criteri questi tutor sarebbero scelti?
Non si chiede come mai tutti le si sono rivoltati contro: docenti, studenti, sindacati?
Non si accorge che in tal modo all’interno di ogni classe si rischia di creare ghetti separati e discriminatori?
Una sorta di nuovo razzismo.
E lei pensa di combattere così la dispersione scolastica?
Ma lei sa cos’è, quali ne siano le vere cause, e di chi siano le vere responsabilità?
No, ministro, lei nulla sa di tutto questo.
Ed io, adesso, non ho tempo per spiegarglielo.
Lei si limita a pontificare, con supponente ignoranza.
Perché, ministro, lei è ignorante in pedagogia, in psicologia dell’età evolutiva, in scienza della formazione, in sociologia. E potrei continuare.
Lei, ministro, l’ho già detto in una precedente lettera, DEVE cambiare mestiere!
Faccia altro, preferibilmente lavori manuali.
Ma stiamo attento, chi li fa da tempo li fa bene, certamente meglio di come li farebbe lei!
Non le resta che una soluzione, la meno indolore per la società: anticipi la pensione!

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Laureato in Giurisprudenza nell’ Università di Catania. Avvocato penalista di lunga e consolidata esperienza, patrocinante presso la Suprema Corte di Cassazione e Giurisdizioni Superiori. In particolare modo svolge attività di assistenza e consulenza legale, nonché attività di rappresentanza e difesa in sede contenziosa e stragiudiziale, principalmente nel settore del diritto penale e prevalentemente nelle seguenti materie: Reati contro l’ordine pubblico; Reati contro la Pubblica Amministrazione; Reati contro la persona; Responsabilità medica; Diritto penale del lavoro; Reati contro il patrimonio. E’ stato uno dei fondatori del Movimento La Rete e poi deputato regionale dello stesso gruppo politico all’Assemblea Regionale Siciliana per due legislature. E’ un animatore e un attivista dell’impegno antimafia a Catania in Sicilia e si è distinto nell’attività professionale difendendo molti collaboratori di giustizia che hanno reciso i legami con Cosa Nostra.

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