Nicolò Marino nominato Procuratore aggiunto a Caltanissetta

In questi giorni il Csm ha proceduto ad una decisione di grande rilievo nominando Nicolò Marino nuovo procuratore aggiunto presso la procura della Repubblica di Caltanissetta.
Il plenum del Csm ha espresso tredici voti a favore di Marino ,mentre nove voti sono stati i consensi dati all’attuale sostituto procuratore della città nissena, Pasquale Pacifico.
Sempre quest’anno Marino non era riuscito a diventare procuratore aggiunto presso la procura di Catania. Marino nel corso della sua carriera si è occupato di inchieste molto importanti e si ricorda anche la sua azione giudiziaria presso la Procura di Catania dal 1985 quando svolse funzioni giudiziarie e concorse tra l’altro alla realizzazione del processo “Orsa Maggiore”, che consentì dopo tanti anni di latitanza alla cattura e al processo di Nitto Santapaola.
Marino è un magistrato di sicura professionalità e di grande coraggio che ha sgominato il grumo di interessi che coesistevano tra mafia, politica e imprenditoria soprattutto nell’ambito dello smaltimento dei rifiuti . Le sue continue denunce hanno consentito di focalizzare questo business che ha condotto poi all’esplosione del caso Montante. Nicolò Marino sarebbe stato danneggiato nella progressione della sua carriera proprio per alcune posizione che hanno dato fastidio a gruppi di potere.
In modo particolare la nomina di Marino è significativa e rilevante in quanto lo stesso magistrato con le sue inchieste e le sue prese di posizioni ha contribuito a disvelare il sistema di potere che condizionava la vita degli Uffici giudiziari a Caltanissetta. In tal senso hanno espresso parere favorevole nelle dichiarazioni di voto i consiglieri togati Sebastiano Ardita e Nino Di Matteo che hanno ricordato il valore professionale del collega e la sua grande esperienza maturata sul campo. Marino è dotato di excursus professionale e un curriculum di grande qualità e prestigio con attività giudiziarie davvero rilevanti: dal 26 settembre 1988 è stato giudice presso il Tribunale di Siracusa; dal 10 luglio 1990 sostituto procuratore presso la Procura di Catania; dal 30 maggio 2003 sostituto procuratore presso la Procura di Caltanissetta; dal 15 luglio 2003 fuori ruolo presso la Commissione Parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti; dal 3 maggio 2004 fuori ruolo per aspettativa; dal 24 gennaio 2005 sostituto procuratore presso la Procura di Caltanissetta; dall’11 dicembre 2012 fuori ruolo per mandato amministrativo regionale; dal 30 settembre 2014 giudice presso il Tribunale di Roma (nonché, in applicazione extradistrettuale, giudice presso il Tribunale di Reggio Calabria. Da ricordare anche l’inchiesta delicata e scottante con soggetti legati alla mafia e altri procedimenti che vertevano sulle mediazioni tra Cosa Nostra, la società Breda Meccanica Bresciana s.p.a. e la Agusta s.p.a. relative a forniture fornitura di materiale di armamento alla Marina Militare, all’Esercito e all’Aviazione Militare del Marocco; nonché fra la Agusta s.p.a. e il Regno dell’Arabia Saudita, per la fornitura di elicotteri CH47.
Un’altra inchiesta importante è stata quella in cui Marino si è occupato del procedimento “Grande Oriente”, derivante da una informativa redatta dal colonnello dei Carabinieri Michele Riccio. In tale procedimento sono state trattate le confidenze divenute poi informativa fatte al colonnello Riccio da Luigi Ilardo , assassinato a Catania il 10 maggio del 1996.Nonostante le condanne per questo delitto ancora oggi ci sono degli elementi oscuri e non chiariti sino in fondo.