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Trent’anni fa venne assassinato a Gela il commerciante Gaetano Giordano

Gaetano Giordano era un uomo coraggioso e si oppose al racket delle estorsioni che colpì  le sue attività commerciali. Per tale motivo fu freddato il 10 Novembre del 1992 dalla “Stidda” esattamente trent’anni fa. Il suo rifiuto di pagare era avvenuto tre anni prima  e Giordano aveva avuto l’ardire di denunciare i suoi estortori osando rompere l’omertà che regnava. Giordano era nato a Riesi ed aveva aperto un’attività di parrucchiere per uomo. Si era sposato nel 1963 con Franca Evangelista ,proveniente da Genova, aveva seguito il padre e la famiglia a Gela per motivi lavorativi. Il commerciante ebbe due figli, Massimo e Tiziana. In virtù della sua capacità imprenditoriale in breve tempo mise in piedi una catena di negozi di profumeria. Nel periodo compreso tra gli anni  80 e i primi anni ’90  a Gela ci fu una violenta guerra di mafia tra Cosa Nostra e l’agguerrito gruppo criminale della “Stidda” che si contese il dominio del territorio seminando decine e decine di morti.  Un giorno del 1989 entrò nel  negozio di Giordano un tale Ivano Rapisarda, soprannominato negli ambienti mafiosi come “Ivano Pistola”. Nonostante avesse solo vent’anni era già ai vertici della “Stidda”.  Il criminale richiese 5 milioni per proteggere le attività commerciali di Giordano .Il commerciante non ebbe dubbi e lo cacciò  via. In seguito a questo rifiuto ci fu una prima vendetta dei mafiosi e il commerciante subì un devastante incendio di uno dei suoi negozi con un danno di circa 200 milioni. Giordano non mollò continuando la sua fiera resistenza contro il pizzo. Decise di denunciare con un esposto la tentata estorsione, le minacce subite nonchè i danneggiamenti. I commercianti presero coraggio e iniziarono a rivolgersi all’autorità giudiziaria. Questa situazione che si venne a determinare non venne tollerata dall’organizzazione criminale e proprio trent’anni fa ,il 10 Novembre del 1992 alle 20.00 Giordano rientrava con il figlio Massimo dal negozio e mentre stava per scendere dalla sua auto venne ridotto in fin di vita da 5 colpi di pistola sparati da due killer su un vespino. Fu ferito gravemente anche il figlio all’inguine. Del tutto vana fu la corsa in ospedale poiché Giordano morì  poco.

Qualche tempo dopo un collaboratore di giustizia rivelò che  Giordano fu estratto a sorte dagli “Stiddari” tra cinque commercianti che avevano denunciato e il delitto fu eseguito per lanciare un “monito” di terrore a coloro che si ribellavano di pagare  il pizzo.

Furono individuati i responsabili dell’efferata esecuzione e nel dicembre del 1996 la Corte di Assise di Caltanissetta condannò all’ergastolo il boss stiddaro  Orazio Paolello ,il quale fu ritenuto il  mandante dell’omicidio. Furono condannati anche gli autori  tra cui vi era un minore.

La moglie Franca Evangelista continuò  l’opera del marito e prosegui con la stessa tenacia di Gaetano l’attività commerciale del marito. Nel 2005 venne creata un’associazione antiracket intitolata a Giordano di cui la moglie Franca divenne presidente onoraria. Purtroppo ancora oggi sono tanti, troppi i commercianti che hanno paura e non si rivolgono allo Stato per sgominare le organizzazione mafiose che si dedicano a queste attività illecite.

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Rosario Sorace, nasce a Giarre il 13 maggio 1958;nel 1972, a 14 anni, inizia un intenso impegno politico e sociale. A soli 25 anni diventa segretario regionale dei giovani socialisti in Sicilia e dopo due anni, nel 1985, viene eletto al Consiglio Comunale di Giarre. Successivamente, viene eletto al Consiglio Provinciale di Catania dove svolge la carica di Assessore allo Sviluppo Economico. Nel 1991 viene eletto Segretario della Federazione Provinciale del PSI di Catania. Nel contempo consegue la laurea in Scienze Politiche presso l'Università degli Studi di Catania in cui oggi svolge il servizio in qualità di funzionario di Biblioteca del Dipartimento di Scienze Chimiche. È giornalista pubblicista. Collabora dal 2018 con i giornali on line IENE SICULE, SIKELIAN, IL CORRIERE DI SICILIA e AVANTI LIVE. È un grande di lettore di prosa e scrittore di poesie.
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