Fonte della giovinezza

Siamo partiti dalle nostre capanne
eravamo in tanti, forse 26
chi dalla Siria,chi dall’Afganistan
ci sentivamo fratelli
tutti in un unico destino,
migranti con la pelle consumata,
visi scarniti, ma con il cuore umano.
Siamo fuggiti dalla nostra terra,
sognavamo una vita migliore
i nostri figli volevamo
medici, ingegneri o fisici.
Faticavamo a stare in piedi
ma la forza e lo sguardo
verso la linea di confine
tra mare e cielo
ci confortava l’anima.
La sete cominciava a sentirsi
la fame ci torceva lo stomaco,
eravamo viandanti senza valore,
non possedavamo nulla
che potesse confortare
il nostro viaggio.
Siamo partiti dalla Turchia
non conoscevamo
la nostra direzione,
aspettavamo solo
di poggiare i piedi
per bere acqua vitale.
Il sogno è morto
insieme a 6 bambini,
il sogno è morto
insieme a tanti dispersi
gettati in mare.
Non vedremo più
albe o tramonti
non assaporeremo più
l’illusione di una vita migliore.
Siamo migranti
la pelle scura, le mani scarnite
gli occhi arrossati dal sale marino
e non berremo più nella
Fonte della Giovinezza