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Nuovo quotidiano d'opinione e cultura
Il tempo: la ricchezza per l’umanità
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Educare i giovani a superare i miti

Ne ho già parlato, ma riprendo il tema per una considerazione di carattere generale.

Prima alcuni dati.

Una commemorazione funebre durata 12 giorni e una diretta televisiva dei funerali durata circa 8 ore, anche in Italia che non è una monarchia e non fa parte del Commonwealth.

File fino a 10 chilometri per omaggiare il feretro di una regina priva di potere politico, morta a 96 anni dopo una vita vissuta nella ricchezza e nei privilegi.

La cerimonia funebre seguita in tutto il mondo da 4 miliardi di persone.

È lecito chiedersi perché.

La comunicazione amplificata ed esasperata rappresenta il nuovo oppio dei popoli.

Occorre creare sempre nuovi miti per attenuare

la capacità critica, sino a spegnerla del tutto.

Suscitare continue emozioni individuali e collettive è funzionale alla conservazione del potere.

Il mito è una idea che ci possiede e ci guida in maniera irrazionale.

È una idea semplice e comoda che si radica nel profondo della nostra anima.

Essa non dà problemi, facilita il giudizio e rassicura.

Il mito toglie ogni dubbio alla nostra visione del mondo, elimina l’inquietudine delle domande, tranquillizza le coscienze.

Il mito non ci consente di comprendere la complessità del mondo e i suoi cambiamenti.

Per diventare liberi e responsabili, quindi adulti, bisogna abbattere tutti i miti che vengono proposti.

Occorre recuperare una presenza vigile e attiva, partecipando con spirito critico alla realtà che ci circonda.

Alla fine torno sempre al tema che mi è caro: educare i giovani al superamento di tutti i miti. 

Solo così, progressivamente, la realtà e il sistema di potere potranno essere cambiati.

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Laureato in Giurisprudenza nell’ Università di Catania. Avvocato penalista di lunga e consolidata esperienza, patrocinante presso la Suprema Corte di Cassazione e Giurisdizioni Superiori. In particolare modo svolge attività di assistenza e consulenza legale, nonché attività di rappresentanza e difesa in sede contenziosa e stragiudiziale, principalmente nel settore del diritto penale e prevalentemente nelle seguenti materie: Reati contro l’ordine pubblico; Reati contro la Pubblica Amministrazione; Reati contro la persona; Responsabilità medica; Diritto penale del lavoro; Reati contro il patrimonio. E’ stato uno dei fondatori del Movimento La Rete e poi deputato regionale dello stesso gruppo politico all’Assemblea Regionale Siciliana per due legislature. E’ un animatore e un attivista dell’impegno antimafia a Catania in Sicilia e si è distinto nell’attività professionale difendendo molti collaboratori di giustizia che hanno reciso i legami con Cosa Nostra.
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