Le campane suonano a festa

Arriva un giorno in cui
le Campane suonano a festa:
quel giorno
il tuo tempo non conta.
Puoi essere esuberante
o attempato
puoi essere uomo
o donna
puoi essere ricco
o povero
puoi essere triste
o allegro
il tuo cuore attende
sempre speranzoso
la gioia
della Rinascita.
E’ arrivato però un giorno
in cui le Campane
non hanno suonato a festa,
e la Morte è apparsa
in una parte triste
sventurata della Terra.
Le nubi hanno oscurato il Mondo
i lamenti del dolore
sono saliti fino in cielo,
le nubi hanno poi offuscato
le Stelle, e l’argentea Luna
non ha illuminato
i cuori altrui.
Scorre ora il sangue nei cuori
delle nostre sorelle
e dei nostri fratelli.
Corpi dilaniati e bambole
giacciono abbracciati
tra fango e arti.
Bimbi orfani in cammino
una mano tesa a cercare
un’altra anima,
tenaci uomini a cui elude
una lacrima, sempre pronti
a nasconderla
e a mostrare orgoglio.
E’ arrivato quel giorno
in cui risorge il Divino
Redentore, e quella Stella
che non conosce tramonto
dolcemente vuol adagiarsi
per dar pace ai corpi
dilaniati, smembrati
delle fosse comuni di Bucha.