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Spagna ai mondiali di rugby

La qualificazione della Spagna  ai mondiali di rugby, avvenuta per la seconda volta 24 anni dopo dalla prima, per l’esattezza dai mondiali di rugby del 1999, la Spagna si è matematicamente qualificata per la seconda volta dopo avere disputato un eccellente torneo valido per la qualificazione mondiale con squadre come Georgia, Rnia, Olanda, Portogallo e Russia che gli anglosassoni hanno battezzato con il loro tipico snobismo in torneo 6 nazioni B                                                                                               

Risultato notevole perché la Spagna, pur avendo avuto una buona tradizione negli sport di squadra, non ha mai espresso una squadra di  livello tale da potere giocare contro le prime 6 squadre europee del 6 Nazioni (Francia, Galles, Inghilterra, Irlanda, Italia e Scozia), la qualità del rugby iberico ha cominciato ad alzarsi di livello negli ultimi anni prima nel rugby Seven e poi nel XV sia a livello maschile che femminile; infatti, per quanto riguarda la squadra maschile di rugby è riuscita a costruire sapientemente una squadra competitiva nella quale giocano giocatori provenienti dalle roccaforti del rugby iberico ed in particolare con quelle che sono al confine con la Francia, più giocatori argentini che giocano in Spagna e oriundi naturalizzati spagnoli che provengono da paesi che hanno maggiore tradizione rugbistica rispetto alla stessa Spagna. 

L’impresa della Spagna può essere considerata storica perché il Rugby Europe Championship, dopo l’uscita di nazioni che hanno una buona tradizione a partire dalla Francia e dall’Italia che dagli inizi del XXI secolo si sono dedicati a tempo pieno al più prestigioso 6 Nazioni, è un campionato minore poiché vi partecipano squadre qualitativamente inferiori rispetto a quelle del Six Nations. 

Il Rugby Europe Championship, nato dalle ceneri del vecchio campionato FIRA, è un campionato che negli ultimi anni, dopo il ventennio nel quale la Georgia ha dominato ed ha coinvolto l’entusiasmo di un paese intero che spera di potere giocare ad alti livelli contro le squadre più forti del mondo; se si esclude la Romania l’unica rivale in grado di impensierirla avendo ogni tanto vinto qualche edizione, la Georgia non ha avuto per ora rivali .

L’edizione 2022, si è caratterizzata per una rinata combattività grazie a livellamento verso l’alto di Spagna e Portogallo e di una ritrovata Romania, arcigna squadra dal glorioso passato, capace dibattere qualche volta squadre blasonate come Francia, Galles, e Scozia in occasioni di test match.

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Nato a Riposto nel 1966, laureato in Filosofia a Catania nel 1991, dopo la gavetta nelle scuole legalmente riconosciute, dal 1996 accetta incarichi a tempo determinato in provincia di Sassari (Olbia, Ozieri, Alghero, Sassari) ottiene l'abilitazione all'insegnamento nel marzo 2000, e nel 2007, dopo avere lavorato per 5 anni al Liceo Classico della Maddalena, viene assunto a tempo indeterminato presso il Liceo Classico di Olbia dall'anno scolastico 2007/2008 divenendo titolare sino al 2016.Nel 2015 torna ad insegnare in Sicilia e dal 2018 ha preso la cattedra del Liceo Classico Michele Amari. Si è occupato di politica giovanissimo militando nell'arco dal 1983, nel 1990 si iscrive nel PCI, diventa membro del direttivo del PDS. Nel 2013 fonda la pagina FB Ripostesi per l'Alternativa e poi l'Angolo di Coordy diventando un opinionista locale sempre più apprezzato dai lettori per le analisi politiche locali. Ama leggere, giocare a scacchi frequentando circoli e partecipando a tornei singoli e a squadre, ascolta jazz ( dal 1991 al 2000 ha condotto un programma su Radio Eurosicilia International il cui nome è Jazztrain) e da qualche anno suona il contrabbasso.
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