Prepararsi per la pace. No alla guerra

Telegiornale mattutino della RAI. Leggo questo titolo:
Esercito Italiano: “Limitati i congedi, tutti pronti al 100%”!
Chiedo al Governo: pronti a cosa?
In questo mondo sempre più impazzito, privo di una bussola etica, di razionalità e di equilibrio, sembra che torni prepotentemente in auge il vituperato slogan “se vuoi la pace, prepara la guerra”.
No, No, No!
Bisogna credere ed affermare, con tutti i modi possibili, un altro principio: “Durante la pace, se vuoi la pace, prepara la pace”!
Lo esigono tutte le Dichiarazioni Universali ed Europee sul rispetto dei diritti umani, dei fanciulli e dei minori.
Lo esige la nostra Costituzione.
Lo esigono, per i credenti, i valori del Vangelo e di tutte le religioni monoteiste.
Lo esigono i popoli, vittime innocenti dei perversi “giochi di guerra” dei loro governanti.
Deve affermarsi, senza distinguo, il valore della NonViolenza quale metodo di rapporto e di confronto.
NonViolenza che significa impegno quotidiano, concreto, per costruire la pace in tutte le relazioni, sia internazionali che tra le persone.
La NonViolenza è apertura positiva alla libertà, al rispetto dei diritti, allo sviluppo e al progresso, di ciascuno e di tutti.
Palpabile è un clima di degrado morale, civile e culturale in molti Paesi, compreso il nostro.
Il Potere, nelle sue svariate forme, ha corrotto e anestetizzato la coscienza collettiva.
Ha omologato e coinvolto tutte le opposizioni, vanificando ogni possibile reazione.
Non resta che chiamare a raccolta quanti non sono immersi nell’oblio, per individuare tutte le iniziative che possano impedire un definitivo degrado e la perdita di ogni dignità.
Su questo tema tornerò nei prossimi giorni.
Perchè sia chiaro: io non mi rassegno! Mai!