La paranoia sociale fa brutti scherzi

Oggi ho avuto conferma che l’essere umano, molto spesso, rimane allo stadio infantile.
Mi sono recato a fare acquisti presso un supermercato.
Il ventilato sciopero degli autotrasportatori ha determinato comportamenti paranoici.
Alcuni giravano freneticamente per i vari reparti.
Gli scaffali presi d’assalto, carrelli colmi oltre misura anche di beni non essenziali.
Due persone hanno litigato per chi dovesse accaparrarsi l’ultima confezione di zucchero rimasta.
La irrazionalità dei comportamenti era tangibile.
Quando incombe la paura di qualcosa scatta un meccanismo perverso che può condurre ad azioni del tutto riprovevoli.
Lo spirito di conservazione rende egoisti, prevaricatori e violenti nei confronti dei propri simili.
Si diventa tracotanti.
Chi detiene il potere conosce questi meccanismi della psiche umana e sa come sfruttarli: è sufficiente determinare una condizione generalizzata di paura per governare un popolo.
Perchè la paura divide ed allontana lo spirito di solidarietà tra le persone.
Mi confermo nel mio convincimento: i processi
formativi dei giovani sono l’unico strumento affinché diventino adulti maturi ed equilibrati.
Altrimenti dobbiamo, ineluttabilmente, dare ragione a Sofocle che nell’Antigone scrisse:
“Molte sono le cose inquietanti, ma nessuna è più inquietante dell’uomo”!