Adam Zagaiewski:il poeta polacco di Leopoli

“Vivere è tradire quanto abbiamo di più prezioso” – dice Adam Zagajewski il più grande poeta polacco vivente, nato a Leopoli, la città dove dormono i leoni-, dal 1945 ucraina.
I sogni, le aspettative di felicità, la velleitaria pretesa di durare malgrado la morte, venendo a patti con il limite e il nulla. A tradire più di tutti gli altri uomini, sono i poeti, quando tacciono, dinnanzi al richiamo di quella chiaroveggenza, che è l’ispirazione. Il poeta sente e dichiara di non essere indenne dalla colpa di aver tradito, tutte le volte che non ha avuto occhi per guardare il miracolo della vita nel suo rigenerarsi a ogni passaggio di stagione e di età, a ogni mutamento politico e rivolgimento sociale, sempre uguale a se
stessa, fedele all’impellente necessità del suo perpetuarsi nella “foglia d’acero che volteggia sulla superficie di uno stagno”, nelle folte chiome dei pioppi, nelle “foglie dei castagni che d’estate crescevano a dismisura”, nel “dolce niente della primavera” che annunciava la pienezza estiva e “la ruggine dell’autunno”.