Il contenitore dell’anima

Mi appaiono a oltranza
montagne di corpi inermi
odori di guerra
odori di morte.
Rimembro la peste
e penso che anni son trascorsi
tra guerre, malattie e dolori.
Ho un credo, un credo mio,
mi sussurra egli
che esiste un contenitore
dove il bene e il male si mischia
alla gioia e alla sofferenza,
dove grandi e piccoli
muoiono per una stessa ragione.
Ho un credo
non so poi se sia vero quel credo.
Ho un’anima
appartiene essa al contenitore
di tutte le anime del mondo,
osservo quindi le assurde macerie,
osservo poi una sola lacrima
bagna essa tutti i volti del mondo.
Si ode una sirena
non viene questa dal mare,
è antica, era in disuso,
quando una mattina
in un sol secondo
si è dovuta risvegliare
e in ghingheri
ha dovuto annunciare
che in quell’immenso
contenitore di anime
il Buio e la Morte
erano in arrivo.