L’(auto)ironia salverà il mondo

Non voglio rappresentare un bizzarro e improbabile paradosso, desidero solo manifestare un frammento di vitalità, in tempi aspri, duri e difficili, in una realtà colma di tante ombre e di poche luci. In un contesto in cui la competizione viene condotta con pervicacia e grettezza, con cattiveria e scorrettezza adoro più che mai chi sa scherzare con gusto e raffinatezza, chi sa ridere e fare ridere il prossimo, chi supera la banalità quotidiana con l’arte dell’ironia intelligente e sensata. Oggi siamo pervasi dalla violenza verbale e fisica , la regola predominate è la prepotenza seriosa, siamo sempre più sotterrati da paure e ansie che disturbano la mente e deperiscono il corpo. Siamo alla ricerca di una leggerezza che ci distragga dai malesseri morali, che ci sappia serbare sorprese originali e nuove. Un ludico bisogno di volare via dalla bestialità del potere che domina e sfrutta l’uomo, che si esplicita spesso nella forma di un destino di sofferenza prodotto da deliri paranoici. La protesta irridente di chi critica il potere, che deride in modo pacifico chi fa del male senza rispetto ed educazione. Tutto ciò esclude l’ironia di gesti e parole lanciate nell’agone di miseri saccheggi dell’anima. Oggi abbiamo bisogno sorridere di noi stessi e degli altri, sconfiggere la seriosità del cinismo imperante e divorante di un ambito sociale liquido e informe. L’ironico riesce a fare cose serie meglio degli altri quando viene chiamato alle sue responsabilità e chi sa scherzare ama i doveri prima dei diritti. Dietro l’ironia rivive l’intelligenza empatica ed emotiva di chi sa porsi con correttezza verso il prossimo. L’uomo serio a volte ripete all’infinito gli stessi errori letali, mentre l’ironico diviene un originale protagonista affrontando la realtà con fantasia creativa. Il serioso se subisce un delusione reagisce con dolore insopprimibile, l’ironico si comporta esorcizzando le ferite dell’anima. Forse l’(auto)ironia salverà il mondo.