Elogio della mitezza

Nei tornanti della vita ci sono momenti in cui i percorsi sono accidentati. Sovente ci si ferma per timore di sbagliare, più che per viltà o mancanza di coraggio. Tuttavia gli spavaldi e i temerari non si fermano di fronte a nulla, essendo generalmente istintivi e poco riflessivi, utilizzano tutte le arti nefaste in loro possesso compresa l’arroganza ,la presunzione e l’aggressività. E seppure nel volgere della vita quotidiana a volte sembrano vincenti costoro non godono di buona fama nella considerazione dei molti, poi, persino nella nevrastenia si logorano nella mente e nel corpo. Grandi personalità del potere , celebri figure di ogni dove,si distruggono nella tempra e nel morale per la scarsa predisposizione caratteriale a vivere in pace con gli altri e con sé stessi. Nel tempo della liquidità dei rapporti umani, della scarsi legami sociali si stagliano all’orizzonte innumerevoli esempi di persone che latu sensu per conquistare e mantenere le posizioni raggiunte calpestano, mentono, inveiscono e violentano il prossimo. La ricerca ragionevole di equilibrate relazioni umane viene rimossa e l’età moderna ci sta rituffando nella tetra ignoranza e nel buio tenebroso dell’incultura. Più si procede nell’acquisizioni di conoscenze e nello sviluppo tecnologico più si allarga la fascia della superficialità e dell’approssimazione. Si offusca la bellezza dell’essere umani con vizi e virtù , ogni giorno annichiliamo di fronte alla pervicacia volontà di ridurre il libero pensiero nell’arbitrio di idee false e preconcette. L’umanesimo si comprime a discapito degli istinti primordiali, l’homo sapiens ,invece, si ritira nel privato tra libri, letture e meditazioni interiori in attesa di una comunicazione serena. Tuttavia la mitezza è un virtù d’animo immortale che merita rispetto e ammirazione in quanto sconfigge il male dentro di noi.