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Teatro e Poesia

Dicono che la vita è teatro. Una rappresentazione, una messinscena con finale senza sorpresa: luogo comune con qualche apparenza di verità. Come il teatro non è vita- ma la sua negazione-, la vita, di esso è solo simulazione. Il teatro riproduce potenzialità d’ essere che scorrono, come in sovrimpressione, su uno spazio d’ esistenza finito, circoscritto: lo spazio scenico. Forme che prendono e cambiano sembianze allo stesso modo in cui si muta d’abito, all’occasione.

 Simulazioni che si realizzano in contesti temporali e spaziali di staticità-tempi morti, falsi movimenti, stacchi, interruzioni, ritorni e colpi di scena.

Il teatro non è vita, ma il suo contrario: forma, ordine, caos pacificato; ricomposto e bloccato in un gesto, in una inflessione della voce, in un monologo. È pathos che fagocita passioni e le svuota; l’ agire umano devitalizzato delle sue ragioni.

La vita è l’ informe,

l’ ingiustificato, il gratuito. Disordine e disarmonia, movimento scomposto e senza una direzione: fisicità allo stato brado.

Il teatro: finzione; vita riflessa, che si osserva e si autorappresenta, e in quell’autorappresentarsi si annulla. La forma espressiva e letteraria più raziocinante, e tuttavia la più vicina ai contenuti emozionali dell’io; dunque la più affine alla poesia; linguaggio delle origini e del pensiero alla sua stagione aurorale e terminale, quando la filosofia le cede il campo, per una sua connaturale impotenza a penetrare l’ ignoto, a dare un senso all’ insignificante. Anche la poesia come il teatro è finzione: adesione al reale nella sua interezza e intima essenza, sino all’annullamento di esso in vista di una sua reinvenzione.

Non a caso il grande teatro sin dai tragici greci si esprime in versi. La poesia dal canto suo ha una vocazione scenica intrinseca. Al suo stato nascente era suono, voce recitante, monologante.

Teatro e poesia parlano la stessa lingua. Lingua di suprema astrazione del reale.

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Anna Vasta è nata a Catania. Vive a Riposto. Ha pubblicato: Confutazione delle religioni De Martinis & C, Catania,1993. Per la poesia: La Curva del cielo (Amadeus Editore, Soligo,1999); I Malnati (I Quaderni del Battello Ebbro Editore, Porretta Terme, 2004); Quaresimale (Prova d' Autore, Catania, 2006); Sposa del vento (Prova d'Autore, Catania 2008); Di un fantasma e di mari (Prova d'autore, Catania 2011); Cieli violati (Edizioni Ensemble, Roma, 2013). Per la saggistica: La prova del bianco(Aforismi). Edizioni Le farfalle,Valverde, 2015.
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