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Papa Francesco contro il clericalismo nella Chiesa

Ho ascoltato l’intervista a Papa  Francesco e letto una parte dei commenti.

Numerose sono le considerazioni che mi vengono in mente, ma per il momento ne sintetizzo qualcuna.

Su altre tornerò in seguito.

Fuorvianti mi sembrano i rilievi di carattere formale.

Certo, era auspicabile un intervistatore qualitativamente diverso da Fazio, e al Papa si potevano rivolgere altre importanti domande. Ma ciò che conta è soffermarsi su alcuni messaggi, che sono emersi con assoluta chiarezza. 

Altrettanto fuorviante e riduttivo mi appare poi il tentativo di valutare tali messaggi secondo schemi tipici della ideologia politica.

Può essere un modo per esorcizzarli ed evitare una seria riflessione sul contenuto.

Francesco ha individuato nel clericalismo uno dei più gravi mali della Chiesa. 

Chiediamoci cosa significa.

Una Chiesa ripiegata su sé stessa, chiusa alla società, al bisogno e alla sofferenza di molti.

Una Chiesa ingessata, paga dei privilegi mondani.

Una Chiesa che riduce il proprio ruolo nella difesa ed esaltazione della dottrina religiosa, spesso astratta e disincarnata.

Una Chiesa  in prevalenza apologetica, intellettualistica, cerebrale e non storica.

Una Chiesa strumento di potere e di orgoglio, funzionale al sistema politico ed economico.

Una Chiesa che ha perduto i valori della umiltà, di uno stile di vita povero e sobrio.

Una Chiesa che non è profetica.

– Dalle parole di Francesco emerge una Chiesa diversa, che si ispira unicamente al Vangelo.

E nel Vangelo non vi è alcuna teoria politica, non vi è un progetto di struttura sociale.

Vi è una forza e uno spirito capaci di animare strutture che vanno aprendosi verso una progressiva liberazione della persona e della realtà storica nella loro interezza.

Il Vangelo e il vero cristiano sono elementi di permanente contraddizione.

Ecco, questo è il nucleo centrale del discorso di Francesco.

Anche per un non credente, ma sinceramente libero e laico, credo vi sia da riflettere.

Perchè il “clericalismo” si annida, spesso, nelle  nelle istituzioni temporali!

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Laureato in Giurisprudenza nell’ Università di Catania. Avvocato penalista di lunga e consolidata esperienza, patrocinante presso la Suprema Corte di Cassazione e Giurisdizioni Superiori. In particolare modo svolge attività di assistenza e consulenza legale, nonché attività di rappresentanza e difesa in sede contenziosa e stragiudiziale, principalmente nel settore del diritto penale e prevalentemente nelle seguenti materie: Reati contro l’ordine pubblico; Reati contro la Pubblica Amministrazione; Reati contro la persona; Responsabilità medica; Diritto penale del lavoro; Reati contro il patrimonio. E’ stato uno dei fondatori del Movimento La Rete e poi deputato regionale dello stesso gruppo politico all’Assemblea Regionale Siciliana per due legislature. E’ un animatore e un attivista dell’impegno antimafia a Catania in Sicilia e si è distinto nell’attività professionale difendendo molti collaboratori di giustizia che hanno reciso i legami con Cosa Nostra.
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