Loading
Nuovo quotidiano d'opinione e cultura
Il tempo: la ricchezza per l’umanità
Nuovo quotidiano d’opinione e cultura

Addio Tito Stagno, celebre giornalista della Tv in bianco e nero

Tito Stagno era di origine sarda e fu il primogenito di una famiglia numerosa composta da otto fratelli e a soli 13 anni tentò l’esperienza cinematografica all’inizio in un film del 1943  di Francesco De Robertis “Marinai senza stelle”. Dopo si cimentò nuovamente nel 1959 sotto la regia di Dino Risi nel film “Il vedovo” anche  a fianco di Alberto Sordi e dove comparì  in una breve scena nei panni di un giornalista televisivo. Questa parte segnò il suo destino futuro e cominciò nel 1949 a lavorare come radiocronista, intervistatore e documentarista.

Nel 1954 vinse il primo concorso nazionale per telecronisti e partecipò ad un corso di specializzazione con Furio Colombo, Gianni Vattimo, Umberto Eco. Quindi lasciò l’università e iniziò a lavorare in Rai e sin dal 1955 nella redazione del primo telegiornale diretto da Vittorio Veltroni. Effettuava con professionalità e dovizia di particolari le telecronache a cominciare dal 1956 durante i Giochi olimpici invernali di Cortina d’Ampezzo. Proseguì la sua attività soprattutto nel campo sportivo , seguendo le gare di pallacanestro, svoltesi nel Palazzo dello Sport dell’EUR e dei Giochi Olimpici estivi di Roma del 1960.

In virtù di queste riconosciute capacità di puntualità, precisione   e limpidezza nel riportare fedelmente gli eventi viene incaricato di essere l’inviato che segue personalità di rilievo della vita pubblica. E quindi  va al seguito dei due papi ,Giovanni XXIII e Paolo VI,  e di due presidenti della Repubblica ,Antonio Segni e Giuseppe Saragat. Emblematiche sono le sue parole per esplicitare il suo modo di intendere la cronaca: “ Parlare di un avvenimento che si sta svolgendo mentre sono al microfono, dire alla gente ciò che le immagini da sole non possono spiegare, e dirlo con chiarezza, trasmettere agli spettatori anche un po’ delle mie emozioni, è una cosa che mi esalta”.

Nel 1957 poi raccontò dal Campidoglio, la firma dei trattati del Mercato Comune Europeo. Dunque è il telecronista delle visite di quasi tutti i Capi di Stato che giungono in Italia, dai reali d’Inghilterra alla visita di John Fitzgerald Kennedy, nonché   e dei gravi fatti d’America del 1963 e del 1968.

La sua svolta professionale che lo ha reso celebre  si ebbe nel 1957 quando i russi lanciarono lo Sputnik 1 in orbita nello spazio :“Me ne occupai io e da allora quel settore in ascesa divenne un po’ il mio” . Condusse divenendo assai popolare il telegiornale negli anni sessanta e a seguire nei primi anni settanta. Nel 1961 fu il telecronista che commentò il primo volo di Jurij Gagarin intorno alla Terra. In tale occasione manifestò passione e esattezza nella narrare l’evento e ebbe un consenso popolare al punto da convincere i dirigenti Rai ad affidargli le trasmissioni in diretta e tutti i servizi del telegiornale che trattavano dei lanci di sonde spaziali o astronavi pilotate

La Rai nel 1966, alla vigilia del Programma Apollo, inviò Stagno negli Stati Uniti d’America per approfondire aggiornarsi e   studiare il progetto della conquista della luna conoscendo de visu  gli artefici principali di questo grande sogno e vedendo nascere le macchine che avrebbero portato l’uomo sul satellite. Nel luglio del luglio 1969 avviene la memorabile diretta televisiva a cui assistettero gran parte degli italiani, la missione Apollo 11 che Stagno commentò insieme a Ruggero Orlando da Houston. “Ha toccato!Ha toccato il suolo lunare!”, fu questa l’indimenticabile frase pronunciata dal Tito Stagno.

Fu definito scherzosamente da Mariano Rumor “Astronauta ad honorem”, e bisogna ricordare che  Tito Stagno ha effettuato telecronache da molti paesi: Germania, Norvegia, Svezia, Danimarca, Polonia,Gran Bretagna, Jugoslavia, Sud America, Canada, Stati Uniti d’America, Australia.

Per 17 anni è stato responsabile dello Sport su Rai Uno curando La Domenica Sportiva dal 1976 al 1991 insieme a  Carlo Sassi e poi dal 1991 al 1993 con Alfredo Pigna oltre a esserne anche il conduttore, insieme ad altri, dal 1979 al 1981 e nella stagione 1985-1986. Dopo la sua pensione ha continuato a  lavorare scrivendo per L’Eco di Bergamo e la Gazzetta di Parma.

Fu anche un brillante esperto di comunicazione tenendo  lezioni in varie università e corsi privati per imprenditori, dirigenti d’azienda, uomini politici, professionisti. In un suo libro di memorie scrisse della sua vita : “L’avventurosa biografia di un ragazzino della provincia italiana del Dopoguerra che passa i pomeriggi al cinema e che all’improvviso si trova catapultato sul palcoscenico della storia, e qui si gioca la vita. Con tutta la consapevolezza che non basta essere testimoni del proprio tempo ma bisogna esserne, con curiosità e coraggio, protagonisti”,

Share Article
Rosario Sorace, nasce a Giarre il 13 maggio 1958;nel 1972, a 14 anni, inizia un intenso impegno politico e sociale. A soli 25 anni diventa segretario regionale dei giovani socialisti in Sicilia e dopo due anni, nel 1985, viene eletto al Consiglio Comunale di Giarre. Successivamente, viene eletto al Consiglio Provinciale di Catania dove svolge la carica di Assessore allo Sviluppo Economico. Nel 1991 viene eletto Segretario della Federazione Provinciale del PSI di Catania. Nel contempo consegue la laurea in Scienze Politiche presso l'Università degli Studi di Catania in cui oggi svolge il servizio in qualità di funzionario di Biblioteca del Dipartimento di Scienze Chimiche. È giornalista pubblicista. Collabora dal 2018 con i giornali on line IENE SICULE, SIKELIAN, IL CORRIERE DI SICILIA e AVANTI LIVE. È un grande di lettore di prosa e scrittore di poesie.
TOP