Bagliori di tristezza

Non si può essere profondamente sensibili in questo mondo senza essere molto spesso tristi. (cit. Erich Fromm)
Una improvvisa risonanza
scolpiva quei bagliori
di tristezza che apparivano
annebbiati dall’arsura
e dal sospiro dell’affanno.
Afflitto appariva quel calice
colmo di maree del passato
capace di implorare il ricordo
adagiato nel profondo
di un tormentato oblio.
Quella improvvisa risonanza
un docile compromesso
mi chiedeva
affinchè gli spietati ricordi
degni di una adeguata illusione
apparissero camuffati d’argento,
ed io che tra continui vaneggi
e doloranti silenzi
tra le braccia di Morfeo
mi nascondevo,
nell’incantesimo della notte
una misteriosa coincidenza
cercavo
affinchè i nostri cuori
la medesima via
percorressero.