Natale Mondo, il valoroso poliziotto ucciso per vendetta dalla mafia

Natale Mondo è stato un valoroso agente della Polizia di Stato che venne ucciso dalla mafia a soli 35 anni nel 1988, a Palermo davanti all’ingresso del negozio della moglie. In quel periodo prestava servizio da poco tempo presso la Questura di Trapani.
Mondo decise di fare il poliziotto nel 1972 e iniziò la sua carriera stroncata da Cosa Nostra nel 1972 prestando servizio presso il reparto autonomo del Ministero dell’interno e poi dopo alla Questura di Roma, Siracusa e Trapani dove ebbe modo di conoscere Ninnì Cassarà a cui si fu legato da profonda amicizia. Proprio Cassarà che svolgeva il ruolo di capo della Squadra Mobile lo convinse a collaborare con lui a Palermo. Da quel momento divenne l’angelo custode e l’autista di Cassarà nonché il suo braccio destro. Riuscì a sfuggire per puro miracolo all’attentato del 6 agosto 1985 in persero la vita Cassarà e l’agente di scorta Roberto Antiochia. Il coraggioso agente venne arrestato e incarcerato nel carcere militare di Santa Maria Capua Vetere poiché era accusato di avere partecipato all’uccisione del giovane Salvatore Marino, che fu seviziato durante un interrogatorio nella questura di Palermo perché sospettato di aver partecipato all’omicidio del commissario Beppe Montana.
E Mondo venne anche messo sotto indagine per associazione mafiosa e traffico di stupefacenti in quanto risultò di avere contatti con una banda di narcotrafficanti legati al alla cosca mafiosa di Fidanzati che dominava nel quartiere palermitano dell’Arenella e che si operava in diverse regioni italiane. Venne persino sospettato di avere di avere fornito alla mafia le informazioni sugli spostamenti del vicequestore Cassarà. Venne prosciolto dalle accuse dalla vedova Cassarà e da altri colleghi che testimoniarono in suo favore perché in realtà Mondo era stato infiltrato nelle cosche del quartiere Arenella, dove era nato e viveva proprio dietro un ordine preciso dello stesso Ninnì Cassarà. Appena appreso questo fatto inconfutabile e accertato sul piano giudiziario la mafia decise di vendicarsi uccidendolo davanti al negozio di giocattoli della moglie. La Cassazione ha emesso una sentenza in cui ha confermato che il povero agente furono Salvino Madonia e Agostino Marino Mannoia sentenzierà poi che per questo delitto furono condannati all’ergastolo.
A Natale Mondo è stata conferita per merito assoluto, la qualifica di assistente capo e la medaglia d’oro al valor civile.