Il gabbiano

Oggi, se mi cercate, sto provando a trovare un po’ di leggerezza travestito da gabbiano, tra una scogliera a picco e un azzurro che sa di mondi lontani.
(Fabrizio Caramagna)
IL GABBIANO
Ho visto un gabbiano volare,
si alzava e si abbassava
come a dipingere un etereo cuore,
e compiaciuto per la sua resistenza
planava a picco sul mare
mentre le sue bianche ali ondeggiavano
e si innalzavano poi fino a toccare il cielo.
Appariva egli il RE dello spazio
quando in un’infinita
idea di libertà percorreva la via
delle bianche nuvole
per librarsi poi oltre quei solitari
scogli, in attesa di essere sfiorati
da due candide ali,
portatrici di eroiche gesta.
Sfiorava la vita
quel dolce solitario gabbiano
in perpetuo volo
lontano da ricchezze terrestri,
facoltoso di solitudine,
fino a che vicino
a trasparenti sentieri
in cerca di se stesso
dolcemente si addormentava.